Terni: «Siepi distrutte e soldi buttati»

Enrico Melasecche (I love Terni) chiede «se dirigente ed assessore abbiano avuto contezza di tali comportamenti e nel caso quali provvedimenti siano stati presi»

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Enrico Melasecche

Enrico Melasecche

di Enrico Melasecche
Lista civica ‘I love Terni’

Mi sono trovato a passare in Via Gramsci ed ho rilevato con stupore che varie cooperative stavano massacrando le siepi di oleandri in fiore eliminando verde e fiori con un taglio che mozzava di circa il 90% l’apparato fogliare.

Ttale operazione, fatta a fine maggio, appare assurda sotto tutti i punti di vista, in quanto dannosa per le piante, inaccettabile dal punto di vista del decoro cittadino, inutilmente costosa in quanto sarebbe stato molto meglio per il Comune risparmiare quel danaro e rinviare il taglio all’anno successivo, dettata quindi solo e soltanto da ragioni tecnicamente imperscrutabili ma politicamente note a tutti.

Chiederò al sindaco, con un’interrogazione urgente, come sia possibile gestire il servizio del verde pubblico in modo così maldestro da parte dell’amministrazione comunale, presumiamo senza che l’assessore al ramo nè il dirigente preposto abbiamo contezza di quanto sta accadendo.

Chiederò anche cosa pensa il sindaco, se viceversa il dirigente preposto e/o l’assessore abbiano autorizzato un taglio del genere che sarebbe dovuto avvenire al più tardi in marzo, a maggior ragione con la stagione calda anticipata.

Chiederò se nel capitolato sia consentito di potare alberi e siepi strutturate come quelle di Via Gramsci decisamente fuori stagione.

Chiederò se dirigente ed assessore abbiano avuto contezza di tali comportamenti e nel caso quali provvedimenti siano stati presi, tenuto conto del danno erariale evidente, considerato che in questi casi si rinvia di un anno il taglio, evitando di sprecare danaro pubblico; del danno prodotto alle piante troncando in modo barbaro la fioritura e lo sviluppo; del danno arrecato al decoro della città ed alla bellezza di un viale fiorito; offendendo l’intelligenza dei cittadini che sono stanchi di pagare imposte e tariffe in aumento e vedere come viene utilizzato il proprio danaro.

 

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