Terni, spari al bar: processo per quattro

Serata movimentata quella del 30 ottobre 2017 in un locale di via Romagna. L’albanese che fece fuoco era stato arrestato dalla polizia ma resta il procedimento per rissa e minacce

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Una serata movimentata, quella del 30 ottobre 2017 in un bar di via Romagna, a Terni. Ricordata non solo per la rissa scoppiata all’interno del locale fra un 48enne di nazionalità albanese e tre giovanissimi, due dei quali all’epoca dei fatti minorenni. Ma anche e soprattutto per la pistola a tamburo calibro 10.4 che ad un certo punto era spuntata in mano al primo che, dopo essere andato a prenderla a casa, era tornato al bar minacciando i presenti e sparando due colpi in aria. Un gesto folle che solo per puro caso – i tre giovani ‘rivali’ del 48enne si erano nel frattempo dileguati – non aveva avuto conseguente peggiori. L’uomo era stato poi arrestato dalla squadra Volante di Terni e quindi aveva patteggiato ad un anno e due mesi di reclusione per rissa e detenzione illegale di arma da fuoco.

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Il processo

La vicenda, dal punto di vista giudiziario, non si è comunque chiusa lì visto che è in corso, di fronte al tribunale di Terni, il processo nei confronti del 48enne – a cui è rimasto in capo il reato di minacce – e dei tre giovani, un ternano e due di origini rumene, oggi tutti maggiorenni, con cui si era picchiato. Quest’ultimi sono accusati di rissa. L’ultima udienza si è tenuta giovedì mattina di fronte al giudice Elisa Fornaro. In aula ci si tornerà il prossimo 24 settembre. Fra i legali difensori figurano gli avvocati Luca Leonardi, Francesco Mattiangeli e Claudio Biscetti.

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