Terni: sputi e insulti contro un rider. «Non ci meritiamo questa umiliazione»

Un 20enne addetto alle consegne nel mirino di un pizzaiolo per un ordine non accettato

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Insulti, sputi e spintoni da parte di un commerciante contro un giovane rider ternano che, vista la troppa attesa, ha deciso di non accettare un ordine nella sua pizzeria: è quanto testimonia un video registrato martedì sera in un locale di Terni, durante un alterco avvenuto tra un 20enne impegnato nelle consegne a domicilio e il titolare dello stesso locale. Un litigio che si è chiuso senza ulteriori conseguenze – il giovane al momento ha deciso di non sporgere denuncia – ma che apre una riflessione sulle condizioni in cui spesso lavorano i riders. «Già vengono pagati poco, non meritano di essere trattati anche in questo modo. È spiacevole vedere un adulto che umilia così un ragazzo» è il commento di chi lavora nel settore e ha voluto diffondere il video.

I fatti

«Sono andato a prendere l’ordine in questa pizzeria – racconta il giovane rider coinvolto nella vicenda – e, come tutte le altre volte, ho chiesto al titolare quanto c’era da attendere, perchè eventualmente avrei girato l’ordine a un altro rider. Lui è conosciuto per le lunghe attese e la poca educazione. Per due volte non mi ha risposto, alla terza volta che gliel’ho chiesto, sempre in modo gentile, mi ha risposto in maniera arrabbiata. Allora sono uscito, mandandolo a quel paese. Più tardi – prosegue – sono tornato per parlare e chiarire, ma lui ha iniziato a strettonarmi, mi ha detto ‘se ti dò una portafogliata ti stendo’, mi ha sputato. Una ragazza che lavora con lui mi ha lanciato in faccia un portatovaglioli, colpendomi sul labbro. Ho chiamato la polizia, ma mi ha detto che non sarebbe potuta venire prima di un’ora. Così me ne sono andato in moto. Mi hanno addirittura inseguito con un’auto, una persona è scesa ed è venuta verso di me con fare minaccioso. Alla fine sono riuscito a fuggire». Stando al 20enne, un neodiplomato che ha deciso di dedicarsi alle consegne per mettere da parte qualche soldo, non è la prima volta che il commerciante ha atteggiamenti arroganti e verbalmente violenti con i riders che prendono le consegne nel suo locale. «Io di sicuro non ci tornerò più – dice il giovane – ma non è comunque giusto questo tipo di comportamento».

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