Terni, ‘stretta’ galeotta al benzinaio: a giudizio

Durante una colluttazione – scoppiata per futili motivi – l’uomo avrebbe aggredito l’addetto, afferrandolo per i testicoli

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La fretta è, solitamente, cattiva consigliera. E proprio la fretta di ripartire, per fare chissà cosa, avrebbe spinto un 40enne di Terni ad aggredire il benzinaio di fiducia dove si era recato per fare il pieno di metano. L’uomo, a seguito della denuncia sporta dall’addetto al distributore, è finito a processo per lesioni personali e minacce.

Il fatto risale al settembre del 2014. L’uomo si era presentato di mattina presso l’impianto e il benzinaio, dopo aver fissato il tubo del carburante sulla sua autovettura, si era allontanato per servire altri automobilisti. Il cliente, evidentemente impaziente, a un certo punto aveva spinto da solo il pulsante per fermare l’erogazione. Poi – stando all’accusa – quando l’addetto era tornato per staccare il tubo e fare il conto, lo aveva aggredito, verbalmente e non solo. In base alla denuncia sporta in questura, il benzinaio sarebbe stato graffiato al volto e colpito in testa con un bastone. E nella successiva colluttazione, l’uomo lo avrebbe anche afferrato per i testicoli, stringendo – a quanto pare – piuttosto forte. Il tutto perché non si sarebbe sbrigato nello svolgere il suo compito.

Il processo La vicenda è finita all’attenzione dell’autorità giudiziaria e quindi del tribunale, dove il 40enne è a giudizio. L’ultima udienza si è tenuta giovedì mattina di fronte al giudice Barbara Di Giovannantonio e al pm Cinzia Casciani. L’uomo è difeso dall’avvocato Leonardo Capri mentre il benzinaio si è costituito parte civile attraverso l’avvocato Norma Festucci. La prossima udienza è stata fissata per il 14 settembre.

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