Terni, tagli ai trasporti: «Comune ci ripensi»

Marco Cecconi (FdI-An) ed Enrico Melasecche (I love Terni) portano il caso in consiglio comunale: «Ripristinare i fondi e chiedere conto alla Regione»

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Il taglio delle linee di trasporto pubblico, a Terni, continua ad infiammare la politica. E la polemica è arrivata anche in consiglio comunale.

Marco Cecconi

Cecconi «Intere zone strategiche della città, dove sono ubicati servizi essenziali per larghe fasce della popolazione, resteranno del tutto sprovviste di collegamenti, tagliate fuori dalla tratta dei mezzi pubblici. È quanto i sindacati hanno denunciato in commissione a palazzo Spada: denuncia che facciamo assolutamente nostra, impegnandoci ad evitare in tutti i modi che ad una vicenda tanto scandalosa possa essere messo il silenziatore». Secondo Marco Cecconi (FdI-An), «si tratta di zone caratterizzate dalla presenza o dal transito di una popolazione prevalentemente in età avanzata e dove comunque adesso diventa proibitivo arrivare. È il prezzo che Terni, ancora una volta, si ritrova a pagare ad un’idea volutamente strabica dell’Umbria, geo-politicamente parlando. È il prezzo che Terni paga alla regionalizzazione dei trasporti pubblici, oggi confluiti in un’Azienda unica e finanziati per l’appunto da un unico fondo che, con tutta evidenza, penalizza guarda un po’ proprio la nostra città ed i suoi cittadini più deboli: un fondo unico che, per la quota che ci spetta o ci dovrebbe spettare, evidentemente non si è stati capaci di contrattare in modo adeguato». 

Enrico Melasecche

Melasecche Con un atto di indirizzo, invece, Enrico Melasecche (I love Terni), invita il sindaco «a ripristinare immediatamente fin dal prossimo bilancio preventivo 2018, da presentare al consiglio entro il dicembre 2017, i finanziamenti sottratti al settore facendo ben diverse scelte di priorità rispetto a quelle che stanno penalizzando le famiglie ed i cittadini più anziani e meno abbienti; ad aprire un confronto serrato con la Regione e con Busitalia, la società subentrata ad Atc, oggi in liquidazione per le vicende inerenti Umbria Mobilita; a fare pressioni nei confronti della Regione per ripristinare la Ferrovia Centrale Umbra completando dopo 25 anni di lavori e spese esorbitanti il raddoppio del binario Cesi-Terni per ridurre il flusso di auto fra il quartiere più popoloso della città ed il centro; a ripristinare un Ufficio Trasporti realmente efficiente; a riferire in consiglio comunale prima dello scadere dell’anno predisponendo un vero e proprio piano industriale di settore, con le proposte che la giunta intende fare per ripristinare priorità ad un servizio essenziale per la qualità della vita complessiva della popolazione».

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