Terni, tenta la truffa al ‘compro oro’: 80enne scoperto e denunciato

L’uomo è originario della provincia di Arezzo e lunedì ha cercato di intascarsi qualche centinaio di euro. Senza riuscirci

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Di truffe ne ha commesse tante, in giro per l’Italia, ma l’ultima – tentata lunedì in un ‘compro oro’ di via Mazzini a Terni – gli è andata storta. L’uomo, un distinto 80enne toscano, originario della provincia di Arezzo, è stato infatti smascherato e denunciato a piede libero dagli agenti della squadra amministrativa – divisione Pasi, della questura di Terni. A riportare la notizia è il Tgr Rai dell’Umbria.

Il ‘metodo’

La modalità con cui ha tentato il raggiro, e quindi di intascarsi circa 300 euro ai danni del ‘compro oro’ ternano, era la stessa già attuata altre volte con successo. Il soggetto, sempre affabile, ha consegnato una catenina senza moschettone, affermando che fosse tutta in oro. In realtà – e i reagenti non erano riusciti a scoprire l’arcano – si trattava di una catenina solamente placcata in oro, ma in realtà di rame. Comunque ben realizzata.

I dubbi e la fuga

A far scattare i dubbi nella commessa del negozio, è stato il fatto che la stessa catenina fosse simile ad altre che, in passato, si erano rivelate false. Da qui la decisione di segnalare la cosa al titolare e quindi prendere tempo, in attesa dell’arrivo sul posto degli agenti avvertiti dallo stesso esercente. L’anziano ad un certo punto ha però intuito la mala parata e, sbraitando, si è fatto aprire la porta del locale, per fuggire di corsa.

Un lungo curriculum

Quando gli agenti della divisione Pasi sono arrivati, lo hanno però trovato ancora lì: era tornato dopo essersi dimenticato documento di identità e catenina falsa. Un bravo attore, scaltro, audace e organizzato, che ha pagato la tensione e forse un vuoto di memoria. I successivi accertamenti della polizia di Stato hanno consentito di accertare il lungo curriculum criminale dell’arzillo toscano – difeso d’ufficio dall’avvocato Francesco Sconocchia -, fatto di segnalazioni, denunce in mezza Italia – quasi tutte per truffa – e anche delle condanne. E a Terni si è beccato l’ennesima denuncia, ‘integrata’ dal foglio di via obbligatorio per tre anni emesso dalla divisione anticrimine e firmato dal questore Bruno Failla.

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