Terni, toponomastica: arriva organo supporto

Modifica del regolamento: via la commissione per nuovo strumento consultivo. Filipponi: «Con calma, dopo 21 mesi»

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di S.F.

Cambio di denominazione, un membro in meno e nomine onorarie. La commissione toponomastica del Comune di Terni è decaduta da tempo – per decorrenza dei termini prestabiliti – e di recente, per citare l’ultimo esempio in ordine temporale, se ne è parlato quando c’è stata la contestata – scontro politico perdurato per alcuni giorni – idea di intitolare la biblioteca comunale ad Oriana Fallaci: in tal senso ci sono diverse novità in arrivo che saranno discusse a stretto giro in aula consiliare in due passaggi.

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Leonardo Bordoni

Si cambia: lo strumento consultivo 

Il punto di partenza è datata 29 luglio 2017, quando il consiglio comunale approvò il regolamento della toponomastica con disposizioni e funzionamento della commissione. Fu in quella circostanza che furono fissati i criteri relativi alla composizione e alla nomina dei membri. Ora si cambia: l’esecutivo di palazzo Spada ha optato per una modifica legata al piano ecografico, topografico, numerazione civica e competenze aggiuntive, sottolineando in particolar modo che «non sussistono obblighi normativi di istituzione di una specifica commissione». Il passaggio non è casuale e il motivo è semplice: il Comune ha preso un’altra strada al fine di «un’ottimizzazione e semplificazione amministrativa». Ecco dunque che si traccia la via per formare un organo di supporto come strumento consultivo per fornire «testimonianze di diversa sensibilità e memoria storica della città».

TOPONOMASTICA, DA COMMISSIONE AD ORGANO DI SUPPORTO: IL REGOLAMENTO

Antonino Cuzzucoli

La durata, le nomine ed i membri

In primis cambia il numero dei membri: si passa da cinque – escluso il presidente che, come in passato, resta l’assessore al ramo, allo stato attuale Leonardo Bordoni – a quattro che «siano anche considerati esperti di storia e cultura locale o comunque di materie la cui conoscenza possa al meglio contribuire ai compiti assegnati». Novità anche per la durata: in precedenza la commissione toponomastica aveva scadenza biennale, mentre per il nuovo organo di supporto corrisponde a quella del consiglio comunale. Infine le indennità a zero in quanto le nomine saranno onorarie «tenuto conto delle esigue risorse economiche a disposizione dell’amministrazione»: in passato invece venivano garantite risorse dal bilancio per le attività previste.

Palazzo Spada

Le proposte. Divieti ed obblighi

Ci sono dei mutamenti anche in questo caso. L’articolo 9 – soggetti legittimati all’attivazione di proposte di attribuzione di toponimi – prevede ora che possano presentare proposte anche singoli assessori, dalla giunta e dallo stesso organo di supporto. Tutte aggiunte rispetto al vecchio regolamento che invece dava questa possibilità ‘solo’ a singoli consiglieri, enti pubblici o privati, associazioni a carattere locale o nazionale, circoli, organizzazioni sindacali e comitati con raccolta di almeno 50 firme. Creato dal nulla il 15-bis: «Vietato apporre – si legge – piastrelle della numerazione civica non assegnata, togliere, spostare, manomettere, danneggiare, sporcare le tabelle della segnaletica stradale e le targhe della numerazione civica esterna ed interna; è cura del proprietario richiedere la piastrella indicante la numerazione civica (già attribuita) qualora quest’ultima risulti mancante a causa di danneggiamento od altro». Ci sono anche gli obblighi: «In caso di ristrutturazione, demolizione e/o ampliamento di un fabbricato il proprietario dovrà richiedere una nuova numerazione civica. In caso di demolizione di un fabbricato o di chiusura di accessi precedentemente numerari è obbligo del proprietario dare comunicazione all’ufficio toponomastica dei civici interessati».

Le sanzioni

Spazio anche – non esisteva – all’articolo 15 quater: previste sanzioni da 80 a 480 euro in caso di violazioni. Non solo: «Chiunque distrugga, danneggi, deteriori, occulti o renda in qualsiasi modo non visibile dalla strada le targhe, è punito con una sanzione amministrativa pari a dieci volte il valore delle stesse al momento della rilevazione, comunque nel limite massimo di 500 euro prescritto dall’art. 7/bis del D.Lgs. 267/2000 è fatto inoltre obbligo d’immediato ripristino, a regola d’arte, all’autore del danno. Sono ‘trasgressori’ – viene puntualizzato – tutti i possessori delle unità immobiliari presso le quali siano state accertate le violazioni, o presenti nel fabbricato se la violazione riguarda il civico esterno. Ciascun possessore, indipendentemente dalla quota di possesso, è responsabile della corretta esposizione di civici e interni in concorso con tutti gli altri». Responsabile del procedimento è l’architetto Antonino Cuzzucoli.

Le iscrizioni lapidarie a proprie spese

Problemi di cassa e allora via la frase «le iscrizioni lapidarie e targhe commemorative possono essere apposte a cura e spese dell’amministrazione comunale o di altra istituzione o struttura privata». Ora si è più categorici: saranno a carico dei richiedenti, a meno che non sia l’esecutivo ad avanzare la proposta. Le polemiche non mancheranno con ogni probabilità. Ora l’iter – è una proposta di modifica – prevede il passaggio nella specifica commissione consiliare ed infine la discussione in consiglio.

Francesco Filipponi

«Con calma, dopo 21 mesi»

Il capogruppo del Pd, Francesco Filipponi, evidenzia che «dopo 21 mesi, con tutta la calma del caso, finalmente la giunta si accorge della necessità di rinnovare la commissione toponomastica, conseguentemente alle nostre sollecitazioni. La maggioranza e la giunta avevano infatti prima pensato a proporre le intitolazioni senza pensare alla necessità di rinnovo dell’organo. Invece di utilizzare il regolamento per la toponomastica esistente visto il tempo trascorso, magari aggiornandolo la giunta ne approva uno nuovo, solo per timbrare la presenza. La novità di rilievo, da sottolineare ironicamente, è l’estensione delle proposte ai singoli assessori, oltre che alla giunta nel suo complesso. Ora servirà prima della nomina della commissione da parte del consiglio comunale, lo svolgimento del tradizionale iter consiliare per l’approvazione del nuovo regolamento. Di tutto sentivamo il bisogno, compreso il rinnovo della commissione, tranne che di ulteriore burocrazia dopo settimane e settimane senza atti dell’esecutivo di proposta al consiglio comunale».

La replica di Bordoni: «Non si poteva che procedere così»

A stretto giro arriva la replica dello stesso Bordoni: «Prima sollecita un’intitolazione a Franco Molè, poi lancia la polemica dicendo che la giunta pensa alle intitolazioni prima che al regolamento sulla toponomastica. Appare davvero singolare il comportamento del consigliere Filipponi del Pd, che chiama in causa la giunta Comunale su questi temi senza ponderare bene, evidentemente, le sue affermazioni. Ricapitolo la situazione: il consiglio comunale con un atto d’indirizzo, presentato dal consigliere Cicchini e firmato da tutti i partiti (la firma per il Pd è dello stesso Filipponi) e che viene approvato all’unanimità, ha chiesto di ricordare l’attore-regista ternano Franco Molè. Lo stesso Filipponi il 28 gennaio scorso ha inviato un’interrogazione al sottoscritto (prot. 12603), per sollecitare tale intitolazione. Il giorno dopo la delibera d’intitolazione Filipponi rilascia una dichiarazione secondo la quale la giunta ‘prima pensa alle intitolazioni poi al rinnovo dell’organo, ovvero della commissione toponomastica’. Al di là della evidente contraddizione, faccio presente che il nuovo regolamento sulla toponomastica che consentirà finalmente di riportare chiarezza nel settore, null’altro è se non una rivisitazione del vecchio impianto alla luce delle nuove normative. La novità principale è che l’organo non sarà più denominato ‘commissione’, ma – appunto – ‘organo di supporto’, perché a differenza del passato l’attività dei membri sarà gratuita. Il numero dei membri è stato inoltre ridotto a cinque compreso l’assessore e sono state comunque apportate altre modifiche tecniche alla luce della normativa di settore e delle circolari ministeriali. Si è inserita anche la disciplina riguardante la numerazione civica. Tecnicamente non potevamo che procedere in questo modo, partendo dal vecchio regolamento, lo si è modificato e si è approvato il nuovo testo in giunta per il successivo passaggio in consiglio. Esattamente quello che ha richiesto il consigliere Filipponi. Per il resto credo che sia il caso di evitare le polemiche strumentali e concentrarci sul lavoro, anche quello di questo rinnovato organo che opererà fino alla fine della consiliatura, cercando di recepire e valutare tutte le proposte che provengono dalla città».

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