Terni, troppo rumore: sigilli alla discoteca

Sabato sera la polizia municipale ha chiuso il Chico Summer Village. Il titolare: «A rischio trenta posti di lavoro»

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L’annuncio è stato ‘sparato’ sulla pagina Facebook del locale, di solito usata per promuovere e annunciare le serate: «Stiamo uccidendo le persone con le note musicali, per questa sera domenica 23 agosto 2015 con la grande orchestra di Daniele Tarantino, siamo dispiaciuti ma costretti ad annullare la serata dopo che ieri sera ci hanno portato una chiusura diretta del locale causa decibel 3 e 10 in eccesso, lasciando a casa molte persone che collaborano con noi. Grazie a voi tutti amici che fino ad oggi ci avete dato calore e sostenuto nel nostro progetto».

Il fatto A raccontare cosa è accaduto sabato sera al Chico Summer Village, locale con tre piste da ballo che sorge lungo la statale Marattana, fra Terni e Narni, è il titolare Francesco Piersanti: «Intorno alle 23 – spiega – gli agenti della polizia municipale si sono presentati con in mano l’ordinanza di chiusura del locale, motivata dal superamento dei limiti acustici previsti. Volevano farmi fermare la serata appena iniziata ma c’era tantissima gente e non ce la siamo sentiti di mandare via tutti».

Il motivo «Alcuni giorni fa – spiega Piersanti – l’Arpa ha misurato i decibel del nostro locale, quello posto dal lato della Marattana, e a quanto pare ha riscontrato un superamento dei limiti di rumore previsti: tre decibel (37 su 34, ndR) a ‘finestre chiuse’ e nove decibel (51 su 42) a ‘finestre aperte’. Nessuno dice che siamo dalla parte della ragione, ma un provvedimento così drastico, che non ci è stato anticipato in alcun modo, rischia di essere devastante».

«Posti a rischio» Lunedì mattina il titolare del Chico Summer Village acquisirà tutti gli atti relativi al procedimento – «e parlerò anche con il sindaco», aggiunge – per capire come uscire da questo impasse: «Non è a rischio solo la nostra attività – spiega Piersanti – ma il lavoro delle trenta persone che sono impegnate all’interno della struttura. Speriamo di giungere a un chiarimento. La chiusura immediata rischia di essere una mazzata pesantissima».

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