Terni: truffa donna a borgo Rivo e il comandante libero dal servizio lo fa arrestare

Protagonista del fatto accaduto mercoledì è il luogotenente Fabio Iucci del comando stazione di San Gemini

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Era libero dal servizio e si trovava nella zona di borgo Rivo quando un conoscente residente in zona lo ha chiamato: «C’è un giovane sospetto verso le Quattro Strade». Così il luogotenente Fabio Iucci, comandante della stazione carabinieri di San Gemini, si è attivato. Ha preso nota della descrizione del soggetto e si è messo sulle sue tracce. Poco dopo lo ha trovato in via Paganini, mentre camminava osservando con attenzione le abitazioni.

Fabio Iucci

Pedinato

Il luogotenente Iucci in quei momenti non lo ha mai perso di vista e a un certo punto si è accorto che il giovane stava suonando al campanello di un’abitazione dove vive da sola una donna ultraottantenne. Quest’ultima si è affacciata alla finestra ed ha aperto il cancello, andando incontro allo sconosciuto. Non sapendo le sue intenzioni, il carabiniere è intervenuto e gli ha chiesto conto di quella ‘visita’.

L’incidente e i soldi per ‘liberare’ il genero

Il soggetto, senza documenti, non ha saputo giustificare la situazione, fornendo una serie di scuse improbabili. E’ stata la donna a chiarire tutto: ha spiegato che poco prima l’aveva chiamata al telefono un presunto appartenente al tribunale che le aveva spiegato che il genero era rimasto coinvolto in un incidente stradale. Per questo era trattenuto e serviva il pagamento di una cauzione di 10 mila euro per ‘liberarlo’. Al telefono, l’anziana aveva spiegato di non avere tutti quei soldi ma che avrebbe fatto il possibile. Al che l’interlocutore lo aveva detto che anche eventuali oggetti preziosi andavano bene.

‘Bis’ fallito a Terni

Chiarito lo scenario, il luogotenente Iucci ha chiesto l’intervento dei colleghi del radiomobile che hanno portato il giovane – originario di Napoli e poco più che 18enne – in caserma per il successivo arresto. Le indagini, oltre alla tentata truffa nei confronti della dona di borgo Rivo, hanno accertato una precedente truffa ai danni di una signora di Rieti a cui il malvivente aveva sottratto soldi e preziosi – per un valore di circa mille euro – con lo stesso escamotage, ovvero il finto incidente.

Organizzazione

Secondo quanto ricostruito, il truffatore era stato accompagnato in zona da un complice, anche lui della Campania, e si muoveva seguendo le indicazioni fornite via Whatsapp, con foto e dettagli sugli indirizzi da ‘colpire’. Modus operandi che configura l’esistenza di bande organizzate, dedite alle truffe seriali ai danni di soggetti anziani e indifesi, che in questo periodo stanno ‘rastrellando’ anche il territorio ternano.


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