Terni, ultras arrestati in ‘White Bridge’: due maxi-Daspo

Dieci e sei anni di interdizione da qualsiasi manifestazione sportiva per il presunto capo e un ternano di 24 anni arrestati giovedì

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Erano tra i tredici arrestati di giovedì scorso nell’ambito della operazione della polizia di Stato ‘White Bridge’ (ARTICOLO, FOTO E VIDEO) che ha smantellato una rete di spacciatori di droga ed estorsori che agiva da mesi a Terni. Per due di loro – il 29enne riconosciuto come il capo del gruppo ed un 24enne ultras ternano, entrambi attualmente in carcere, accusati di spaccio ed estorsione il primo e di lesioni aggravate ed estorsione il secondo – la questura di Terni ha disposto anche il Daspo che impedirà loro di accedere a qualsiasi impianto sportivo, rispettivamente per 10 e 6 anni.

Il Daspo ‘fuori contesto’

«I due arrestati – spiega la questura di Terni – erano, infatti, anche elementi di spicco delle frange ultras della tifoseria della Ternana Calcio. Assidui frequentatori dello stadio, già in passato erano stati colpiti da Daspo per i comportamenti violenti commessi in occasione di incontri di calcio». I provvedimenti adottati dalla divisione anticrimine, diretta dal primo dirigente Roberto Caffio, rientrano nella misura di prevenzione del Daspo ‘fuori contesto’ introdotta con il decreto legge 53 del giugno 2019 (cosiddetto ‘decreto sicurezza bis’), che può essere applicato a coloro che, negli ultimi cinque anni, abbiano commesso gravi reati, indipendentemente dal fatto che ciò sia avvenuto in occasione di manifestazioni sportive. «È un ulteriore passo – conclude la questura – per impedire che la criminalità comune possa infiltrarsi tra la sana tifoseria ternana, condizionando negativamente i molti giovani appassionati che amano frequentare lo stadio».

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