Terni, via degli Arroni: un tetto di speranza

L’associazione Luce per Terni ha messo a disposizione una casa per due sfollati post-esplosione. Ma non è andata bene

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Un appartamento acquistato con tanti sacrifici, quella maledetta esplosione in via degli Arroni e l’amara realtà: l’aver perso tutto e dover far fronte a tanti disagi. Francesco e Francesca sono una giovane coppia – hanno meno di trenta anni, lei è in dolce attesa – di Terni rimasta senza una casa dopo l’incidente dello scorso 28 dicembre: in loro soccorso è arrivata l’associazione Luce per Terni. Dal 7 gennaio avranno un nuovo tetto a titolo gratuito fin quando ne avranno bisogno.

L’SOS DEGLI ALTRI SFOLLATI

L’esplosione del 28 dicembre

L’aiuto

I due hanno usufruito della prima accoglienza del Comune per la temporanea ospitalità in un albergo cittadino. Ma c’è un limite e dunque da martedì c’era necessità di andare in un’altra sistemazione: «Erika Lucci – spiega l’associazione – ha subito pensavo di contattarli per mettergli a disposizione una casa a Terni dove possono stare dal 7 gennaio a titolo gratuito quando lasceranno l’albergo messo a disposizione dalle autorità». «So cosa significa – commenta la presidente di Luce per Terni – ritrovarsi senza niente perché ho già avuto esperienza con il terremoto di Amatrice: continuerò fino a che avrò fiato a credere in una Terni diversa e dove il cuore e i valori devono sempre vincere prevalendo su tutto. Inizieremo una raccolta di tutto quello che potrà servire a questi ragazzi giovani per vivere sereni e ricredere in un futuro nonostante la tragedia vissuta. Questo gesto è il vero significato che ‘la speranza non muore mai’».

L’INFERNO DI VIA DEGLI ARRONI

Il sostegno

Emozione per la giovane coppia: «Oltre alla solidarietà dei nostri amici e famiglia abbiamo ricevuto aiuto, supporto e comprensione solo dall’albergo sostenuto dal Comune e poi dall’Associazione Luce Per Terni, perché noi dal 7 gennaio 2020 non avevamo più un tetto su cui stare tranquilli e garantirlo a nostro figlio che aspettiamo. Grazie ad Erika e Maria Cristina Lucci».

Aggiornamento 7 gennaio

E il beau geste dell’associazione, a sorpresa, non è andato a buon fine. La stessa ‘Luce per Terni’ lo spiega in una nota della presidente Erika Lucci, diffusa martedì e che riportiamo: «Nella giornata odierna abbiamo ricevuto la comunicazione da Francesco e Francesca, gli sfollati della palazzina di via degli Arroni a cui avevamo messo a disposizione una casa dove poter andare, relativa al loro rifiuto. Ci hanno ringraziati ma hanno declinato senza motivare. Come presidente prendo atto della decisione e la rispetto ma ho i miei buon motivi per sentirmi gravemente offesa per aver fatto un gesto solo con il cuore. La mia associazione non vive di questi gesti perché il nostro intento è trasformare i dolori nel bene degli altri e della città di Terni, non quello di usarli per farsi pubblicità perché la beneficenza se può insegnare qualcosa, è giusto farla sapere. Ringrazio i tecnici del Comune di Terni per essere accanto alle associazioni come la nostra e mi riservo tutte le azioni legali per la mia tutela personale e dell’immagine dell’associazione in tutte le sedi opportune. La mia associazione ritira la raccolta e la disponibilità per la situazione di via degli Arroni».

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