Terni, via San Nicandro: «Chiusi in casa per la paura. Ora basta»

I residenti tornano a richiamare l’attenzione dell’amministrazione comunale: «Droga, degrado e atti vandalici. Non ce la facciamo più»

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di Fra.Tor.

«Droga, alcol, atti vandalici, vetri rotti, urla, sesso, paura». Parole forti, quelle usate da un gruppo di residenti in via San Nicandro, nel centro storico di Terni, mostrando ad umbriaOn uno scenario che vedono ormai ogni sera, ogni notte, da più di tre anni. «Una vera e propria banda di ragazzini, il più grande non avrà nemmeno 18 anni, tutti stranieri – raccontano i residenti – si sono ormai appropriati della piazzetta di via San Nicandro, terrorizzandoci. Dal pomeriggio e fino a notte fonda, si riuniscono sulle panchine e per noi finisce la pace. Distruggono tutto ciò che possono, bruciano le piante, rompono bottiglie di vetro, bevono e si drogano. Abbiamo perfino trovato delle siringhe. La notte del 30 dicembre 2021 sono scesi nei garage, hanno preso gli estintori e li hanno svuotati lungo i muri delle palazzine. Urinano dove vogliono e qualche sera fa abbiamo anche visto una coppia di giovanissimi fare sesso su una delle panchine».

La paura dei residenti

I residenti, la maggior parte persone anziane, sono «sfiniti. Non è possibile e non è giusto dover vivere cosi, nel terrore. Abbiamo provato più volte a richiamarli dalle finestre per chiedere di smetterla, ma la risposta è stata una bottiglia di vetro lanciata alla finestra di una delle nostre case. A volte, il pomeriggio o la sera evitiamo di uscire di casa per paura di incontrarli e di essere importunati. Una signora da qualche mese ha deciso di trasferirsi in una casa che ha fuori città, perché rientrare la sera per lei era diventato un incubo. Se li ritrovava davanti al portone e aveva paura a dover chiedere permesso per entrare in casa sua. Ci rendiamo conto?».

L’appello al Comune e alle forze dell’ordine

E le forze dell’ordine? «Le chiamiamo, puntualmente, ormai sapranno i nostri nomi a memoria. A seguito delle nostre segnalazioni vengono, non sempre, parlano con loro, chiedono i documenti e li fanno allontanare. Ma il giorno dopo tutto ricomincia come prima. C’è soluzione a tutto questo? Dal Comune ci era stata promessa l’installazione delle telecamere di videosorveglianza, ma ancora non ce n’è alcuna traccia. Ci piacerebbe che il sindaco, a prescindere dalle promesse e elettorali, si venisse a fare un giro nella nostra via. Ma dovrebbe venire di sera, rientrare in casa con noi di notte e magari fermarsi a dormire qualche volta, per poi dirci se lui ci vivrebbe in condizioni come questa».


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