Terni, viale Trento: ‘slitta’ la rotatoria

Lavori complessi, non saranno conclusi prima di fine anno. Ma il semaforo rimarrà fuori uso. A novembre la rotonda della Coop di Gabelletta

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Si sperava che, tenuto conto anche del semaforo fuori uso da giorni, l’intervento potesse essere più celere, invece slitta a fine anno la realizzazione della nuova rotonda che sorgerà tra viale Trento e Trieste.

IN ARRIVO LA ROTATORIA

Cantiere rilevante

Il punto della situazione è stato fatto nel corso di un sopralluogo svolto martedì dall’assessore comunale ai lavori pubblici, Enrico Melasecche, insieme ai tecnici di palazzo Spada che seguono l’intervento. Più complesso del previsto, visto che non solo bisognerà attendere l’ampliamento dell’ultimo tratto di viale Trieste (sono già in corso i lavori di realizzazione della nuova corsia di marcia che, salendo per Colle Obito, girerà a destra per immettersi su viale Trento), ma che il cantiere dovrà anche fare i conti con la presenza di diverse tubazioni sotterranee – alcune delle quali servono l’ospedale – che dovranno essere maneggiate con molta cura.

LA NUOVA ROTATORIA A GABELLETTA E L’OSTACOLO PALI IN ESTATE

Sos viabilità

Si prevede che la rotonda verrà conclusa entro l’anno (con un ritardo di circa un mese e mezzo rispetto ai tempi previsti inizialmente), nel frattempo è confermato il fatto che il semaforo fuori uso, per ragioni impiantistiche, non verrà ripristinato. «Ho sottolineato ai tecnici – spiega Melasecche – la necessità di installare dei segnali luminosi, anche lampeggianti durante la notte, per richiamare l’attenzione degli automobilisti. In mancanza del semaforo vige comunque il Codice della strada».

L’altra rotatoria

Si parla invece ormai da anni di un’altra rotonda, quella della Coop di Gabelletta, che ora dovrebbe finalmente vedere la luce definitivamente. A fine novembre, stando a quanto emerso nel sopralluogo di martedì. Concluse tutte le misurazioni, nelle prossime ore sarà definita nel dettaglio la superficie dell’opera – tutta a carico dell’impresa che ha realizzato il centro commerciale – che avrà una struttura interna con piccoli alberi e piante.

Il progetto

Nella stessa zona, a valle della Coop, c’è interesse da parte del Comune anche al recupero dell’area sequestrata nell’estate 2017 dalla forestale dopo il rinvenimento di alcuni rifiuti speciali sotterrati. Lì c’è già un progetto di ristrutturazione del casale abbandonato che si trova nel terreno, anche questo di proprietà di palazzo Spada, a carico di un’impresa da individuare attraverso una gara e alla quale verrebbe affidata la gestione della struttura da adibire a centro di aggregazione sportiva. «Appena la procura sbloccherà l’area procederemo alla riqualificazione» conclude Melasecche.

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