Terni: violenza sessuale ai danni di una studentessa. Condannato a tre anni

La sentenza è stata emessa lunedì. I fatti risalgono all’estate del 2023, teatro un’abitazione alla prima periferia di Terni

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Si stava organizzando per trasferirsi in quell’appartamento alla prima periferia di Terni, un’abitazione dove vengono affittate le singole stanze a studenti, lavoratori e a chi ne ha necessità. Lì ha incontrato una studentessa umbra 25enne, che frequenta l’università a Terni, e parola dopo parola, ha fatto scattare un approccio sgradito, diventato qualcosa di pesante a cui la ragazza è riuscita a sfuggire. Ma che ha subito denunciato ai carabinieri. Per questo un 25ene di origini pugliesi, dipendente di un’azienda di Terni, è stato condannato a tre anni di reclusione per violenza sessuale. La sentenza è stata emessa lunedì mattina dal gup Barbara Di Giovannantonio con le modalità del giudizio abbreviato. In aula l’accusa ha chiesto una pena di quattro anni di reclusione. I fatti risalgono all’estate del 2023: il 25enne pugliese si stava organizzando per il trasloco e, durante uno dei sopralluoghi in casa, aveva approcciato la studentessa che aveva la sua stanza lì. Con un fare via via sempre più invadente ed invasivo, fino a trasformare quelle avances in una vera e propria violenza, ‘solo’ tentata ma per merito della prontezza di lei. Le indagini sull’accaduto sono state condotte dai carabinieri di Terni e l’iter giudiziario è sfociato nella sentenza di primo grado di giovedì, a cui potrebbe far seguito l’appello da parte dei legali del giovane di origini pugliesi, gli avvocati Argenio e Masullo del Foro di Foggia. Di contro la studentessa umbra, parte civile attraverso l’avvocato Gabriele Fagioli del Foro di Perugia, si è vista riconoscere una provvisionale con il risarcimento che dovrà essere stabilito complessivamente in sede civile. L’imputato, che ha visto anche l’applicazione di una serie di pene accessione come l’interdizione per un anno dai pubblici uffici, è stato condannato anche a pagare le spese legali.

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