TerniOn, Confesercenti contesta Tedeschi

Il presidente Federici dice che «l’attuale assessore comunale al commercio non ha, ancora, dimenticato le proprie origini associative»

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«Il sabato è andato bene in termini di numeri e di affari per gli esercizi pubblici del centro, la cui partecipazione è stata sicuramente più ampia rispetto al passato. Segno di una manifestazione ormai radicata e attrattiva. Siamo sulla strada giusta e pronti a riproporre progetti in grado di far crescere ancora il festival». Così l’assessore al commercio di Terni, Daniela Tedeschi, e gli organizzatori di TerniOn hanno commentato – in breve – l’edizione 2016 di TerniOn, quest’anno tormentata da un meteo tutt’altro che benevolo. Qualcuno, però, torna all’attacco sul main sponsor dell’evento e, in generale, sulle problematiche legate alla ‘movida’: è Italo Federici, presidente di Confesercenti.

Italo Federici, presidente di Confeserecenti

Italo Federici, presidente di Confeserecenti

Sonnolenza, apatia e sponsor Federici, in merito alle dichiarazioni ottimistiche espresse nel presentare il bilancio della manifestazione, commenta che «l’attuale assessore comunale al commercio non ha, ancora, dimenticato le proprie origini associative. A differenza della Confesercenti, che ha sempre rivendicato il proprio ruolo sindacale a difesa della categoria, contemperandola sempre agli interessi della città ed al benessere dei cittadini. Come, ad esempio, per le problematiche della movida. Ciò significa che qualsiasi intervento od azione che porti ‘movimento cittadino’ (e se ne sente tanto il bisogno con l’attuale sonnolenza ed apatia) sarà sempre appoggiato nei limiti del possibile e del lecito. Poi, va ricordato all’assessore, che una richiesta di contributo avanzata all’Ente Camerale, se pur supportata da esplicitazioni, non evidenzia che il main sponsor monopolizzerà tutta la vita economica dell’evento».

Daniela Tedeschi

Daniela Tedeschi

Esame di coscienza Mirino puntato sul main sponsor dell’evento: «Vicino a noi, a Perugia per non far nomi, un main sponsor – prosegue Federici – forse di differente gestione ma di noma uguale, contribuisce significativamente all’evento senza aver diritto a monopolizzare economicamente l’evento stesso. Evidentemente a Terni l’evento non sarebbe remunerativo senza il main sponsor, come d’altronde affermato. Non ci interessa né il tiro al piccione né sparare indifferentemente nel gruppo; non è nel nostro dna. C’è un però: se questo accade un esame di coscienza dovrebbe essere fatto. Anche perché dichiarare la massima disponibilità al dialogo dopo aver, giustamente da parte dell’amministrazione, deciso e stabilito, serve solo all’assessorato – conclude il presidente di Confesercenti – per essere presente sulla stampa mentre servirebbe essere presenti sul campo».

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