Terremoto, i numeri della situazione

La case agibili, quelle inutilizzabili e le persone assistite in Umbria. Il 5 gennaio una delegazione di terremotati sarà ricevuta da Papa Francesco

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Sono 180 – i dati vengono dalla Protezione civile – le squadre di tecnici ed esperti abilitati per le verifiche di agibilità con procedura Fast (Fabbricati per l’agibilità sintetica post-terremoto) sugli edifici privati attivata, dopo gli eventi sismici del 26 e del 30 ottobre, nelle regioni Umbria, Abruzzo, Marche e Lazio. Secondo i dati forniti dalle Regioni alla Di.coma.c., aggiornati all’11 dicembre, le squadre di tecnici abilitati hanno effettuato complessivamente 27.489 verifiche su edifici privati: 13.047 nelle Marche, 10.562 in Umbria, 3.296 in Abruzzo e 584 nel Lazio.

I risultati Gli edifici risultati agibili sono complessivamente 11.453, mentre sono 8.788 gli esiti di ‘non utilizzabilità’ per temporanea, parziale o totale inagibilità. Sono 857 gli edifici che, pur non essendo danneggiati, risultano ‘non utilizzabili’ per solo rischio esterno. Risultano invece 6.391 le verifiche al momento senza esito perché, nella maggior parte dei casi, si tratta di immobili nei quali non è stato possibile accedere e che necessitano di ulteriori sopralluoghi.

L’assistenza Sono circa 15.400, invece, le persone assistite dal Servizio nazionale della Protezione civile. In particolare, sono circa 3.450 gli assistiti in palazzetti, centri polivalenti e strutture allestite ad hoc nel proprio comune e poco più di 4.400 le persone in strutture ricettive distribuite sul territorio locale, mentre quasi 7.400 sono accolte presso le strutture alberghiere. Restano, infine, assistite in tende 207 persone.

L’Umbria In particolare, in Umbria dalle 10.562 verifiche effettuate risultano 4.675 edifici agibili, 292 ‘non utilizzabili’ per solo rischio esterno mentre sono 2.609 gli esiti di ‘non utilizzabilità’. Sono infine 2.986 gli edifici che, al momento, risultano senza esito. Le persone assistite, in Umbria, sono poco più di 2.900: circa 1.100 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, circa 430 in strutture ricettive sul territorio, meno di 1.200 negli alberghi, mentre sono 203 le persone assistite in tenda. I dati non comprendono tutti coloro che hanno individuato autonomamente una sistemazione.

Dal Papa Giovedì 5 gennaio a mezzogiorno, nell’Aula Paolo VI in Vaticano, una delegazione delle persone colpite dal terremoto sarà ricevuta in udienza da Papa Francesco: «Un incontro – ha fatto sapere l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, Renato Boccardo – con coloro che, in modi diversi, sono stati feriti dal sisma ed ai quali il Papa vuole portare consolazione e speranza».

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