Terremoto, la musica accorcia le distanze

‘Ritroviamoci nella musica’: sabato a palazzo Gazzoli di Terni, un concerto che ha visto protagonisti bambini e ragazzi sfollati da Norcia

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di Fra.Tor.

Il terremoto ha provato a dividerli. Purtroppo, in parte c’è riuscito, ma solo fisicamente. Perché sabato pomeriggio, a palazzo Gazzoli a Terni, giovani musicisti del territorio di Norcia che, uniti nello studio della musica, a causa del sisma che ha colpito la loro città, si trovano dispersi in varie località del centro Italia, si sono ritrovati per un pomeriggio in musica.

terni-norcia-ritroviamoci-nella-musica-gazzoli-4L’evento ‘Ritroviamoci nella musica’ è stato organizzato dall’associazione ‘Umbria Classica’, responsabile da 35 anni dei Corsi internazionali di interpretazione musicale di Norcia, in collaborazione con l’associazione ‘Novum in Vetere’. «Un evento che nasce dal cuore per il cuore», racconta Fernando Martinelli presidente dell’associazione ‘Umbria Classica’. «Questi bambini e ragazzi, a causa del sisma, si sono ritrovati dispersi, chi ad Ascoli Piceno, chi a Roma, chi a Perugia e Terni, e non si sono più visti. Grazie alla musica avevano legato molto fra loro, si vedevano a Norcia tutte le settimane, e desideravano molto ristare insieme almeno per un giorno. Da qui l’idea di creare questo evento che ha coinvolto circa 15 bambini e ragazzi del territorio di Norcia che ormai sono una grande famiglia».

LE INTERVISTE – GUARDA IL VIDEO

terni-norcia-ritroviamoci-nella-musica-gazzoli-2Le storie Tra questi bambini c’è anche Flaminia che ha 7 anni e si è avvicinata al pianoforte da circa un anno, ma a causa del terremoto con la sua famiglia ha dovuto lasciare la casa di Norcia per trasferirsi a Roma. Mauro, il papà, racconta che la loro storia «è comune un po’ a quella degli altri genitori. Era una comunità di piccoli e meno piccoli allievi e aspiranti musicisti che purtroppo si è disgregata. I vari maestri che prima tenevano riuniti questi bambini e ragazzi non hanno potuto continuare questa attività a Norcia. Questa occasione è molto importante perché ci da l’opportunità di ritrovare i maestri e permette agli allievi di ritrovarsi fra loro. Un pomeriggio importante anche per dare un segno di continuità e di speranza di ritorno a quello che era prima».

Il concerto è stato suddiviso in due parti: nella prima si sono esibiti i più piccoli, mentre nella seconda i ragazzi. Protagonisti sono stati il pianoforte, il violoncello e la tromba. «La rinascita parte proprio dalle persone – ha detto in conclusione il presidente – e prima di ricostruire gli edifici è importante ricostruire lo spirito. Con questo evento speriamo di dare un nostro piccolo contributo a questa rinascita».

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