Terremoto, sfollati: ecco dove andranno

In Umbria si fa la conta dei danni: circa 1500 costretti a spostarsi. L’elenco delle strutture che li ospiteranno

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Dramma senza fine per il centro Italia e per l’Umbria, colpita al cuore dalla terribile scossa di magnitudo 6.5 che si è verificata domenica mattina alle ore 7 e 41. La macchina dei soccorsi non si è mai fermata dal primo terremoto del 24 agosto e ora le istituzioni e i sindaci cercano di fare nuovamente il punto sulla distruzione che si è abbattuta su alcuni dei luoghi più belli del Paese.

Trasferimento La presidente Marini e il sindaco di Norcia Nicola Alemanno hanno svolto e stanno svolgendo incontri con i raggruppamenti di cittadini che si trovano nelle varie strutture allestite per l’accoglienza per informarli sulla possibilità di avere per questa e le prossime notti una collocazione nelle strutture ricettive nell’area del Trasimeno. È in corso il trasporto delle persone che hanno volontariamente scelto di trascorrere la notte in una struttura ricettiva lontana dall’area del sisma.

LE STRUTTURE CHE OSPITERANNO GLI SFOLLATI

La tensione La presidente – che ha avuto anche un acceso confronto diretto con alcuni cittadini che non hanno gradito l’idea proposta del trasferimento – ha avuto assicurazione dai rappresentanti delle forze dell’ordine che verrà effettuata una vigilanza strettissima per evitare fenomeni di sciacallaggio che, comunque, finora non si sono mai verificati nelle aree umbre colpite dal sisma. La presidente Marini è in costante e continuo contatto con Palazzo Chigi e con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, con cui ha avuto contatti telefonici per informarlo sulla situazione inn Umbria, e con la Protezione civile nazionale. L’assessore regionale alla Salute, Luca Barberini, sta gestendo la situazione sul fronte sanitario e sociale e tutti gli aspetti relativi alla collocazione dei pazienti degli ospedali evacuati e degli ospiti delle altre strutture sanitarie. È già stata allestita una ‘posizione sanitaria avanzata’ di fronte all’ospedale di Norcia per garantire la prima assistenza.

Le proteste «Ci stanno deportando. Fino a ieri invitavano i turisti a venire a Norcia e dicevano che non era successo niente e oggi che è venuto giù tutto ci portano via con gli autobus». Sono arrivati, infatti, i pullman per caricare abitanti e trasferirli al Trasimeno. Non tutti se ne andranno e lasceranno lì la propria roba e le proprie radici. Altri autobus – quelli con i turisti – intanto non riescono a ripartire perché le strade sono inagibili.

C’è posto per tutti «Confcommercio Umbria e Federalberghi Umbria si sono attivate, subito dopo il sisma, in accordo con la Protezione civile, per trovare sistemazioni in albergo agli sfollati», informano le due associazioni. Le strutture umbre «hanno messo a disposizione centinaia e centinaia di posti letto, nelle zone indicate dalla Protezione civile, ovvero Assisi, Perugia, Terni, Trasimeno. Nel tardo pomeriggio praticamente l’offerta era tale da coprire tutte le esigenze attuali di ricovero immediato».

La Rocca Paolina

La Rocca Paolina

Perugia Con un’ ordinanza del sindaco è stata disposta la chiusura della Rocca Paolina e del relativo percorso meccanizzato, nel tratto compreso tra la prima scala mobile, in uscita su piazza Italia, e l’area ingresso Cerp, nonché in quello di via Baglioni, tra l’ingresso al Book Shop e l’intersezione con via del Soccorso. Resta invece possibile percorrere il tratto tra via del Parione e la piazza del Circo. A seguito dei sopralluoghi effettuati a seguito del sisma di domenica mattina, si è accertato che sono presenti situazioni che, in via cautelativa, impongono ulteriori ispezioni da effettuarsi con attrezzature idonee.

terremotoLa Regione La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, sta coordinando tutte le operazioni di primo soccorso dalla sala operativa del centro regionale di Protezione civile a Foligno, dove si è tenuta una riunione operativa con tutte le forze dell’ordine, alla presenza del prefetto, di tutte le forze dell’ordine e dei vigili del fuoco. «La priorità assoluta – afferma la Marini – è al momento quella di accertare le condizioni della popolazione.Tutta la macchina della protezione civile, che era già in moto dal sisma del 24 agosto scorso, ha continuato la sua costante attività nelle aree interessate dagli eventi sismici».

I posti letto Le strutture della protezione civile, «in raccordo con le forze dell’ordine e delle associazioni di categoria degli albergatori, stanno verificando per l’immediato la disponibilità di 1.500 posti letto in strutture alberghiere ed extralberghiere della zona del Trasimeno per assistere i cittadini che volessero trascorrere le prossime notti in località più lontane dall’area del sisma, predisponendo a questo scopo anche l’eventuale trasporto con autobus e altri mezzi. Un provvedimento deciso anche in considerazione dell’aumento considerevole del numero dei cittadini fuori dalle proprie case e con abitazioni inagibili».

terremoto-castelluccio-di-norciaTrasferimento La presidente Marini e il sindaco di Norcia Nicola Alemanno hanno svolto e stanno svolgendo incontri con i raggruppamenti di cittadini che si trovano nelle varie strutture allestite per l’accoglienza per informarli sulla possibilità di avere per questa e le prossime notti una collocazione nelle strutture ricettive nell’area del Trasimeno. A breve partiranno i primi autobus per il trasferimento dei cittadini, chiunque lo voglia, anche chi non ha subito danni all’abitazione. La presidente ha avuto assicurazione dai rappresentanti delle forze dell’ordine che verrà effettuata una vigilanza strettissima per evitare fenomeni di sciacallaggio che, comunque, finora non si sono mai verificati nelle aree umbre colpite dal sisma. La presidente Marini è in costante e continuo contatto con Palazzo Chigi e con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, con cui ha avuto contatti telefonici per informarlo sulla situazione inn Umbria, e con la Protezione civile nazionale. L’assessore regionale alla Salute, Luca Barberini, sta gestendo la situazione sul fronte sanitario e sociale e tutti gli aspetti relativi alla collocazione dei pazienti degli ospedali evacuati e degli ospiti delle altre strutture sanitarie. È già stata allestita una ‘posizione sanitaria avanzata’ di fronte all’ospedale di Norcia per garantire la prima assistenza.

TERNI, IL PIANO DELLA PROTEZIONE CIVILE – VIDEO

Scuole chiuse a Terni A Terni è stato attivato immediatamente il centro operativo comunale della Protezione civile con i tecnici e le forze dell’ordine a supporto. Il sindaco Leopoldo Di Girolamo ha rinnovato l’ordinanza di chiusura delle scuole – non solo per la didattica ma anche per le funzioni amministrative – per la giornata di lunedì 31 ottobre. Una decisione finalizzata ad attivare le verifiche su tutti i plessi del territorio.

Terni, vigili del fuoco in via Battisti

Terni, vigili del fuoco in via Battisti

Il Ternano Sul principale sito turistico del ternano – la Cascata delle Marmore, aperta comunque al pubblico – i problemi maggiori sono stati registrati alla specola Pio VI del belvedere superiore, chiusa e transennata. Transennato anche un edificio a Cesi. Dichiarata inagibile la storia villa Rinaldi di Piediluco. Presso il centro geriatrico ‘Le Grazie’ verranno accolte le venti persone precedentemente ospitata nell’ala dell’ospedale di Cascia diventata inagibile. Chiusa ad Arrone la chiesa di Santa Maria Assunta. Al cimitero di Terni si sono registrati crolli nele sezioni più vecchie della struttura che hanno interessato lapidi e intonaci. Sempre a Terni, intervento dei vigili del fuoco in uno stabile di via Cesare Battisti a causa della caduta di intonaci. Il marciapiede è stato delimitato per scongiurare ulteriori pericoli.

Calvi dell'Umbria

Calvi dell’Umbria

Calvi, danni alla chiesa La volta della chiesa di Santa Maria Maddalena, a Calvi dell’Umbria, è parzialmente crollata. Nei minuti immediatamente successivi alla prima scossa ai vigili del fuoco di Terni era stato segnalato il crollo di una casa a Piediluco, ma l’immediata verifica fatta sul posto ha permesso di capire che si era trattato solo di un falso allarme. Una casa, in strada del Porto, è stata dichiarata inagibile, ma si tratta di uno stabile disabitato da anni e sul quale si sono aperte delle crepe. A Marmore si segnalano problemi alla Specola Pio VI al Belvedere superiore della Cascata, in un casolare in strada del Rancio, sulla rocca di monte Sant’Angelo e altri in abitazioni private. Problemi strutturali in generale, crepe in corso di verifica.

Norcia e la Valnerina A Norcia, la basilica di San Benedetto, la cattedrale di Santa Maria Argentea e anche la chiesa di Santa Rita o della Misericordia sono crollate. La facciata della chiesa, nel centro storico, era costruita con pietre provenienti da edifici distrutti dai sismi del 18° secolo. Militari dell’esercito stanno verificando i corsi d’acqua nella zona dove questa mattina c’e’ stato un nuovo forte terremoto. «È crollato tutto, vedo colonne di fumo, è un disastro, un disastro»: a dirlo, dopo l’ultima forte scossa, è il sindaco di Ussita Marco Rinaldi, uno dei comuni più colpiti dal sisma del 26 ottobre. I Granatieri di stanza a Spoleto e che da diversi giorni sono a lavoro nella zona di Visso, a sostegno della popolazione, stanno controllando che non ci siano grossi massi precipitati dalla montagna che ostruiscano i fiumi e i torrenti della zona, in particolare il corso del Nera. Il rischio è rappresentato da possibili esondazioni che potrebbero aggravare un quadro già molto difficile nei centri di Visso, Castelsantangelo sul Nera e delle frazioni della Valnerina.

Stop acqua pubblica a Norcia e Preci La società Vus, Valle Umbra Servizi, che gestisce la rete idrica anche della Valnerina, comunica che a scopo precauzionale deve essere evitato l’utilizzo dell’acqua per usi alimentari a Norcia e Preci. Sono in corso verifiche in tutti i comuni dell’area della Valnerina.

L’elettricità Enel comunica di aver completato le manovre di telecontrollo per ridurre il numero di utenze disalimentate nei comuni colpiti dal sisma di questa mattina. Un centinaio i tecnici al lavoro sul territorio, dove sono già disponibili circa 50 gruppi elettrogeni e 10 torri. Nonostante i notevoli problemi di viabilità, che in alcune situazioni rallentano le operazioni, è stato ridotto drasticamente il numero delle utenze disalimentate che ora sono circa 2.000 in Umbria, concentrate a Norcia (1.370), Cascia (270) e Spoleto (200). Tempo di ripristino previsto: circa dodici ore.

terremotoStrade bloccate Anas comunica che a causa dei danni e della caduta di massi sul piano viabile causata dalle scosse di terremoto che hanno interessato il Centro Italia nelle ultime ore, è provvisoriamente chiusa la strada statale 685 ‘delle Tre Valli Umbre’ in vari tratti tra Spoleto e Norcia, in provincia di Perugia e tra Norcia e Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Chiusa anche la strada statale 4 ‘Via Salaria’ tra Posta e Accumoli, in provincia di Rieti, e nel tratto marchigiano in provincia di Ascoli Piceno. Anas invita a non percorre la strada statale 4 ‘Via Salaria’, al momento il transito è consentito ai soli mezzi di soccorso. Il personale e i tecnici Anas sono sul posto per le operazioni di pulizia del piano viabile dai massi caduti e per la verifica delle condizioni di sicurezza delle opere e delle pendici.

La Consolazione di Todi

La Consolazione di Todi

Danni ovunque Un crollo ha interessato anche la Consolazione di Todi, dove si stanno valutando le conseguenze immediate. A spoleto il Comune ha deciso di chiudere tutti gli edifici pubblici, comprese le scuole, e quelli adibiti a manifestazioni pubbliche. La Protezione civile di Spoleto riferisce che all’interno del palaTenda in via Pasquale Laureti è stato allestito un centro di accoglienza per la popolazione, dotato di posti letto. Altre aree di raccolta per la popolazione sono gli spazi verdi attrezzati di San Giovanni di Baiano (campo sportivo Superga), Baiano, San Martino in Trignano, Beroide, Protte, Eggi. A Gualdo Tadino il sindaco Massimiliano Presciutti ha disposto, a scopo precauzionale, la chiusura di tutte le strutture pubbliche e aperte al pubblico: chiese, musei, cinema e luoghi di aggregazione anche sportiva.

Narni Asili e monumenti rimarranno chiusi fino al 2 novembre a narni. Ne dà notizia il sindaco Francesco de Rebotti che domenica mattina ha emanato un’ordinanza in merito. Gli asili che rimarranno chiusi sono quelli dell’Ape Maia e del Grillo Parlante, fra centro storico e Scalo, e quello di Nera Montoro, mentre le scuole saranno chiuse per festività. Fra edificio pubblici e monumenti, chiuso il teatro comunale di Narni, il museo di palazzo Eroli, la Rocca Albornoz, l’auditorium Bortolotti a San Domenico, il cinema Vittoria, i sotterranei di San Domenico e il Palazzo degli Scolopi. «In tutti i casi – puntualizza il sindaco – si tratta di decisioni a scopo precauzionale».

Amelia Il sindaco di Amelia Laura Pernazza ha dichiarato inagibile la chiesa di San Francesco e vietato per domenica 30 ottobre con un’ordinanza, a scopo precauzionale, l’utilizzo di tutti gli altri edifici religiosi della città. «La chiesa di San Francesco – spiega il primo cittadino – presenta lesioni e danni agli intonaci tali da indurci a dichiararla non agibile. Per tutte le altre abbiamo registrato distaccamenti di intonaci ed altri danni che dovremmo approfondire nelle prossime ore. Eseguiremo sopralluoghi accurati ma per oggi (domenica, ndR) visto anche il periodo a ridosso delle festività dei Morti, abbiamo ritenuto necessario decretarne la chiusura». La messa domenicale delle ore 11, prevista con il vescovo monsignor Piemontese, è stata svolta in piazza XXI Settembre.

Giove, Montefranco e Guardea A Giove il sindaco Alvaro Parca ha dichiarato inagibile il castello. La decisione è stata assunta per via del crollo di un camino e di una porzione del tetto e per una serie di lesioni generalizzate. La zona è stata transennata. A Montefranco sono in corso verifiche su un edificio, mentre il sindaco Rachele Taccalozzi sta verificando l’eventuale messa a disposizione di posti letto. A Guardea infine il sindaco Giampiero Lattanzi, dopo aver interdetto l’utilizzo delle chiese dei Santissimi apostoli Pietro e Paolo e di Sant’Egidio, ha vietato anche le lezioni di catechismo sempre per motivi di sicurezza.

Lugnano in Teverina Così Gianluca Filiberti, sindaco Lugnano in Teverina: «Fin da questa mattina insieme ai carabinieri ed alla Protezione civile di Lugnano, abbiamo iniziato tutte le verifiche e sopralluoghi dopo il fortissimo evento sismico. Al momento non si sono riscontrati danni». Per eventuali segnalazioni è possibile contattare il Comune (349.6602285), il comando dei carabinieri (0744.902833) o la protezione civile (340.9752229). «Tutti gli assessori e i consiglieri sono a disposizione – afferma il sindaco -. Esprimiamo solidarietà e vicinanza ai territori colpiti così duramente da questo tragico evento».

Il ministero dell’Interno Sconvolto il sottosegretario al ministero dell’Interno, Gianpiero Bocci, originario di Cerreto di Spoleto e intervenuto domenica mattina a Norcia subito dopo il sisma: «Mai vista una devastazione del genere. Ho vissuto altri terremoti, molto pesanti, ma come quello di stamattina non li ricordiamo. Non è solo un danno materiale, perché questi luoghi rappresentano l’identità stessa della popolazione e sono nel cuore della gente. Basta guardarli negli occhi, occhi di persone che hanno perso la speranza. Abbiamo fatto il punto con vigili fuoco, non arrivano grazie a Dio notizie di feriti gravi perché le scosse dei giorni scorsi avevano portato i sindaci a mettere in sicurezza le persone. Questa prudenza e conoscenza del fenomeno hanno salvato le persone. Oggi c’è stato un miracolo».

Cascia

Cascia

La Regione Umbria Il vice presidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli, in viaggio verso Norcia, dice ad umbriaOn che «quello che sta succedendo alla nostra Umbria fa sanguinare il cuore, ma sapremo reagire anche questa volta. La presidente Marini sta coordinando tutte le operazioni da Foligno – aggiunge Paparelli – mentre l’assessore Chianella ed io ci stiamo portando nelle zone maggiormente colpite da questa nuova serie di scosse. Abbiamo allertato tutti gli ospedali ed i centri di accoglienza della regione, dove trasferiremo le persone che dovranno lasciare i nosocomi delle aree più colpite».

L’ospedale Per il momento non si segnalano arrivi all’ospedale di Terni: nessun trasferimento da Cascia, da dove era stato annunciato lo spostamento di alcuni degenti.

 

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