«Tifosi delle Fere, ricompattiamoci»

Presentate le attività del Centro Coordinamento Ternana Clubs. Obiettivi: «Aggregazione, senso di appartenenza, unione, passione e valorizzazione territorio»

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Tifosi Fere ad Ascoli il 19 maggio 2017

Cercare di tornare ai vecchi tempi ‘trasformando’ una tifoseria «disorientata e allo sbando» in una compatta, aggregata e con senso di appartenenza, ridando voce a tutti i supporter rossoverdi presenti sul territorio provinciale, nazionale e, in qualche caso, extra italiano. In estrema sintesi è questo l’obiettivo che si pone il Centro Coordinamento Ternana Clubs, in via di nuovo sviluppo dopo le vicissitudini di fine anni ’90 e gli ultimi anni – tolta qualche rara eccezione – con un declino costante nel numero degli spettatori al ‘Liberati’: l’iniziativa è stata presentata sabato mattina allo Sporting club San Valentino in via Turati. «Non ci illudiamo che sarà facile, certo è che un eventuale ripescaggio e immediati, buoni risultati aiuterebbero». Il tentativo è lanciato, poi si vedrà.

Luciano Faustini e Fabio Biscetti

Chi è coinvolto A dare nomi e cognomi del direttivo – e delle persone che collaborano con il progetto – è stato il presidente nonché responsabile dei gruppi di tifosi fuori Terni del centro coordinamento, Luciano Faustini: vicepresidente è Daniela Maccaia (trasferte e biglietteria), Cristiano Gregori (si occuperà di salvaguardia, valorizzazione dei simboli e dei colori del territorio), Fabio Biscetti (relazioni esterne), Marta Sdoga, Gianna Ubaldi (cura manifestazioni ed eventi), Roberto Di Felice (segretario e tesoriere), Luciano Nevi (marketing) e Daniele Francia (commercialista). E i club? Diversi, tra quelli già registrati e gli altri in via di ristrutturazione/regolarizzazione. Si parte con il 1° Club rossoverde, quindi Il bar della passeggiata, La stirpe del drago, Ali rossoverdi, Memorabili Acquasparta, L’antro del drago, Ternana club panze allegre, Club radio noce, Fere Rieti, Fere del nord, San Venanzo rossoverde, Fere Latina e Brasile rossoverde, quest’ultimi due affiliati. Sede? Al San Valentino chiaramente, frutto della concessione del presidente della Polisportiva Ternana Maurizio Sciarrini.

Cristiano Gregori e Roberto Di Felice

Ascoli, l’idea, la retrocessione e l’aggregazione Perché farlo ripartire? «L’idea – ha spiegato Faustini – è nata da me dopo la vittoria salvezza di Ascoli perché ho pensato che fosse il giunto il momento di riproporre una tifoseria unita dopo le spaccature degli ultimi anni, ma l’accelerazione c’è stata in seguito alla retrocessione in serie C. I principi chiave sono aggregazione e ripresa dei territori, andando in direzione di quei club lasciati soli nel corso del tempo: vogliamo ridare visibilità e senso di appartenenza non solo a livello comunale e provinciale, ma anche a tutti coloro che sono interessati da fuori regione. Deve essere un fiore all’occhiello per tutta la città, un gioiellino da riproporre. Per quel che concerne la società c’è stato venerdì un incontro con il presidente Stefano Ranucci e abbiamo dato la disponibilità ad affiliarci, sarà fatta una convenzione». Specificato che tra gli scopi del centro c’è la valorizzazione delle bellezze naturalistiche – sarà creato una sorta di opuscolo – del territorio, sperando «che il Comune ci dia una mano morale».

Marina Ferretti

Dallo sbando all’unione Il centro coordinamento sa bene che non sarà una semplice missione: «Lo sviluppo dell’iniziativa nasce in un momento di sconforto quale la retrocessione. Voglio sottolineare – le parole di Biscetti – che sono giunte richieste da tutta la provincia e anche fuori, come Varese e Milano, oltre ad interesse da Brasile e Olanda: l’obiettivo è avere un punto di riferimento per una tifoseria che è finita per essere disorientata e allo sbando. Inoltre il centro coordinamento proporrà eventi di carattere sociale e solidaristico». Sciarrini, ‘padrone di casa’, ha voluto mettere in evidenza che «sentiamo la forte necessità di riabbracciarsi nei colori rossoverdi in un momento, sia locale che nazionale, che vive di diverse criticità».

L’atmosfera di una volta e i giovani Quindi spazio a Gregori: «Sono sempre stato – ha puntualizzato – attaccato ai colori rossoverdi e il concetto di appartenenza al territorio è fondamentale, purtroppo non si riesce più a ricreare l’atmosfera di una volta. Coinvolgimento dei giovani, passione da trasmettere e compattezza da ritrovare, questo dobbiamo fare». Possono registrarsi con il centro coordinamento i club regolarmente costituiti. La più giovane del team è la classe ’86 Marina Ferretti, responsabile della comunicazione. Vantaggi dell’iscrizione? «Sono gli stessi che facemmo nel ’99, valorizzazione del tifo ai distinti ‘B’, sconti per gli abbonamenti e cercare di fare prezzi più popolari in generale».

La presentazione

Mondo ultrà e sinergie Non sarà una passeggiata, chiaro. In tal senso Biscetti ha ripreso la parola per un breve flashback sul vecchio centro coordinamento (siamo a fine anni ’90): «La gestione Agarini provocò delle conseguenze, in quell’epoca ci furono spaccature. Ma ora posso dire che una determinata situazione è stata superata, è alle spalle. La retrocessione ci ha messo fretta nel procedere. Abbiamo buonissimi rapporti con tutti, ma non facciamo parte del mondo ultrà: è diverso dal nostro e ha principi diversi, ma lo rispettiamo e credo che dovremo viaggiare in sinergia. Non ci illudiamo che il cammino per ritrovare la compattezza e l’unica tra la tifoseria sia veloce, ma immediati buoni risultati della Ternana e l’eventuale ripescaggio darebbero una mano».

I tifosi rossoverdi ad Ascoli il 19 maggio 2017 (foto Mirimao)

Marcello Pardi e Marco Sampaolesi Chiusura di mattinata con un paio di minuti dedicati al ricordo di due grandi tifosi della Ternana scomparsi neglo ultimi mesi: «Marcello lo voglio ricordare – a parlare è Faustini – perché aveva auspicato un’unione tra i tifosi della Ternana e di certo sarebbe stato contento in caso di felice riuscita dell’intento. Lui è con noi». Poi pensiero per il 40enne deceduto venerdì, «con il quale ho fatto centinaia di trasferte». Il direttivo è pronto, c’è solo da attendere se la piazza – al di là di ciò che è già accaduto – risponderà bene.

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