Tra Roma e Assisi ‘patto’ per il Giubileo

Vertice tra il commissario Tronca e il sindaco Lunghi. Gianpiero Bocci: «Lavoriamo perché tutto si svolga in tranquillità»

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Assisi e Roma, a tre giorni dall’inizio del Giubileo della misericordia, si dicono «pronte a tutti i livelli, dall’accoglienza alla sicurezza, ad affrontare questo evento straordinario». Due città che sabato, rappresentate dal sindaco di Assisi, Antonio Lunghi, e dal commissario straordinario del Comune di Roma, il prefetto Francesco Paolo Tronca, si sono ‘incontrate’ nel palazzo comunale assisiate. All’incontro hanno partecipato anche il sottosegretario all’Interno, Gianpiero Bocci e la presidente del consiglio0 regionale, Donatella Porzi.

Tronca «Roma con grande umiltà viene a rendere omaggio alla città del Santo – ha detto il prefetto Tronca, definendo la sua una ‘visita simbolica’ – con un segnale dal forte contenuto perché arriva il sabato precedente l’inizio del Giubileo con l’apertura della Porta Santa a San Pietro».

Lunghi Il sindaco di Assisi – dove il 13 dicembre verrà aperta laPorta Santa a San Rufino – ha definito il Giubileo straordinario «un momento importante per la storia sia di Assisi che di Roma, con un legame fra le due città fatto di radici antiche».

Bocci Il sottosegretario all”Interno Gianpiero Bocci, ha spiegato che, «sul fronte sicurezza diciamo sì a controlli, sì a
presìdi, sì alla prevenzione. No invece a militarizzazioni delle città perché si può venire in Umbria come pellegrini e vivere tranquillamente questa esperienza con quel clima e quelle condizioni che i pellegrini vogliono».

Il piano Bocci ha garantito che «c’è un piano che abbiamo messo in campo da tempo per un controllo articolato ma molto discreto e garbato, fatto di molti uomini, considerando che in tutta l’Umbria abbiamo 70 militari, 40 in provincia di Perugia e 30 in provincia di Terni, oltre a più uomini della polizia di Stato e dei carabinieri».

I controlli Assisi, Collevalenza, Orvieto, Norcia e Cascia sono i luoghi dove si concentrerà «un grande sforzo da
parte delle forze dell’ordine, con un lavoro anche di prevenzione e di intelligence oltre a quello di controllo sul
territorio».

 

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