Tradito dalle impronte, arrestato a Terni

Manette ai polsi di un 57enne albanese già espulso per due volte e rientrato con una ‘nuova identità’ grazie al matrimonio con un’italiana

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Aveva pensato a tutto, tranne ad un ‘piccolo’ particolare: la procedura di rilascio del permesso di soggiorno prevede il riscontro Afis, il sistema automatizzato di identificazione delle impronte digitali, che ha permesso al personale dell’ufficio immigrazione della questura di Terni di svelare la sua vera identità. Alla fine per un 57enne albanese è scattato l’arresto da parte della polizia di Stato.

Vita ‘turbolenta’

L’uomo era entrato in Italia diversi anni fa e si era stabilito a Spoleto. Presto si era fatto notare per uno stile di vita non proprio ‘regolare’. E infatti, dopo numerose denunce per reati contro il patrimonio e la persona e un arresto per violenza sessuale, era stato arrestato e condannato a sei anni di reclusione.

Escamotage

Scontata la pena nel 2018, gli era stato revocato il permesso di soggiorno per pericolosità sociale con espulsione dall’Italia e accompagnamento alla frontiera. A fine 2018, però, era rientrato a Spoleto dove le forze dell’ordine lo avevano subito riconosciuto e rimpatriato. A quel punto il soggetto ha deciso di sposarsi in Albania con una donna originaria di Spoleto e, dato che la legge albanese lo consente, aveva preso al momento del matrimonio il cognome italiano della moglie, chiedendo immediatamente un passaporto biometrico con la nuova identità.

Scoperto

Rientrato in Italia con la moglie, come turista senza necessità del visto, ha ratificato il matrimonio al Comune di Spoleto e si è presentato in questura a Terni per richiedere un permesso di soggiorno come coniuge di cittadina dell’Unione Europea, fornendo agli operatori dello sportello dell’ufficio immigrazione l’indirizzo di una casa in città, sicuro di essere sconosciuto alla polizia. Non aveva fatto però i conti con il sistema Afis e, quando sono arrivati i riscontri dattiloscopici, sono emersi la sua vera identità, i suoi precedenti e i suoi due rientri irregolari in Italia. Così è scattato l’arresto e una pattuglia della squadra Volante lo è andato a prendere mercoledì mattina all’indirizzo che aveva fornito. Seguirà direttissima in tribunale.

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