Tre ore di sciopero, venerdì, con presidio davanti ai cancelli dello stabilimento Trafomec di Tavernelle.
Lo sciopero Le segreterie di Fiom Cgil e Fim Cisl, unitamente alla Rsu, spiegano che «questa decisione arriva al termine di un’assemblea molto partecipata, dove la discussione si è incentrata su due punti in particolare: il primo chiama in causa l’azienda, per capire quali strategie intenda perseguire per rilanciare lo stabilimento. Problemi legati alla fase produttiva e di organizzazione, materiale che arriva con il contagocce: sono solo alcuni dei motivi che fanno emergere la percezione di crisi e disimpegno da parte aziendale. Il secondo nodo riguarda invece le Istituzioni, che hanno seguito la vicenda per un lungo periodo, ma che devono tornare al fianco dei lavoratori per verificare se quanto sottoscritto e condiviso circa venti mesi fa è stato rispettato, oppure, come da noi più volte denunciato, no. Si rende necessario, dunque, un intervento diretto della Regione, che ha condiviso e si è fatta garante di percorso, poi non rispettato. I lavoratori attualmente in organico ed anche quelli che il posto di lavoro lo hanno perso, chiedono a gran voce di fare chiarezza».
L’invito I sindacati «invitano tutto il territorio della Valnestore, dai suoi rappresentanti politici in primis, agli studenti, ai lavoratori del territorio, ai pensionati, e agli ex dipendenti della Trafomec, insieme, ovviamente, a tutti i dipendenti attualmente in organico, a dar voce al disagio che si sta vivendo, sostenendo la nostra richiesta urgente d’incontro con la Regione dell’Umbria e con i firmatari di un accordo, importante per lo stabilimento, necessario per il territorio, vitale per i lavoratori».