Trasimeno, Polvese: un pontile per i privati

Sorgerà accanto a quello dei traghetti. Servirà per i turisti che scelgono di raggiungere le isole del lago a bordo delle proprie imbarcazioni

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Presso la più grande delle isole del Trasimeno, la Provincia di Perugia, proprietaria dell’area, realizzerà un nuovo pontile, parallelo a quello della navigazione pubblica, riservato all’approdo dei piccoli natanti. Sarà galleggiante e collocato a ridosso dell’attuale pontile, in un’area che si configura come una insenatura naturale ‘riparata’ dalla grossa struttura esistente e posta a debita distanza dal canneto.

Elementi modulati galleggianti

La struttura sarà composta da quattro elementi modulari prefabbricati disposti in linea parallela al pontile della navigazione pubblica esistente. La struttura sarà in acciaio predisposta per accogliere un piano di calpestio composto da doghe di legno. Rimarrà a 6 metri di distanza dall’attuale pontile e sarà collocato in acqua con l’ausilio di un sistema galleggiante ancorato ad appositi pali in acciaio infissi sul fondale. Avrà una lunghezza di circa 40 metri e sarà predisposto per accogliere 10 piccole imbarcazioni. Il progetto prevede anche la realizzazione di un’appendice galleggiante al pontile del molo di San Feliciano per facilitare l’attracco e lo sbarco. Sarà costituita da due moduli galleggianti della larghezza di 2,35 metri e una lunghezza complessiva di 17,20 metri.

Le opere propedeutiche

Un’area in cui sarà necessario, in via preliminare, effettuare un’opera di dragaggio affinché la navigazione e l’approdo avvengano in sicurezza e stabilità. A tal fine, nei giorni scorsi si è proceduto alla esecuzione di alcuni carotaggi per analizzare le caratteristiche del sedime da asportare. In particolare i campioni prelevati dovranno essere esaminati per studiare le caratteristiche geomeccaniche e geotecniche del fondale. In questa fase si sta analizzando il sedime da asportare tramite dragaggio per verificare che lo stesso possa non essere considerato rifiuto ma invece essere utilizzato nei luoghi limitrofi come rimodellazione ambientale. «Se i risultati delle analisi, come auspichiamo, lo consentiranno – spiegano i tecnici – il materiale dragato sarà accumulato su un’apposita vasca di colmata predisposta in un’area vicina».

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