Treofan, Di Maio: «Tavolo al Mise»

Visita del ministro allo stabilimento di Battipaglia. «Seguirò in prima persona la vicenda, la proprietà dia risposte». Allarme anche al sito di Terni

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Il ‘blitz’ lo ha fatto a sorpresa mercoledì pomeriggio, giorno di Santo Stefano. Il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, si è presentato ai cancelli dello stabilimento Treofan di Battipaglia, in provincia di Salerno, dove da giorni (anche a Natale) i lavoratori sono in presidio ad oltranza per protestare contro la decisione della nuova proprietà, gli indiani di Jindal, di interrompere la produzione di film di polipropilene. Una scelta che ha messo in allarme anche il sito di Terni, dove ad inizio gennaio (il 3) è stato programmato uno sciopero di due ore dalle rsu.

Gli impegni

«Convocheremo alla ripresa dell’anno, subito dopo la Befana, il tavolo al ministero – ha assicurato il ministro Di Maio -,non è pensabile di attendere fine gennaio come chiesto da Jindal. Io sarò presente in prima persona e pretenderò che ci sia la proprietà a dare risposte, non accetteremo intermediari. Vogliamo chiarezza, li solleciterò a far rimettere in moto un’azienda produttiva ed efficace sul mercato, devono dimostrare massima serietà e correttezza». Il timore, espresso da lavoratori e rappresentanti sindacali al ministro, è che l’acquisizione di Treofan da parte di Jindal – al prezzo irrisorio di 500 mila euro – sia stata solo un’operazione di speculazione finanziaria, un timore condiviso anche dallo stesso Di Maio, che ha ascoltato le preoccupazioni dei dipendenti e fatto con loro un giro della fabbrica. «Conosciamo bene Jindal, che ha altri stabilimenti in Italia, ci faremo rispettare» ha concluso il ministro, che durante la sua visita ha anche chiesto informazioni rispetto alla situazione del sito di Terni.

La lettera del sindaco

Intanto, dopo un incontro con una delegazione di lavoratori, anche il sindaco di Terni Leonardo Latini, ha scritto alla presidente e al vicepresidente della giunta regionale, Catiuscia Marini e Fabio Paparelli, per richiedere che la Regione intervenga «in considerazione della preoccupante e incerta situazione in cui versa la società Treofan, come emersa anche nell’incontro di venerdì con una delegazione di lavoratori», sollecitando anche lui, come fatto dai sindacati, che «venga riconvocato quanto prima il tavolo presso il Mise, per fare chiarezza sulla delicata fase che l’azienda sta vivendo e sul suo futuro». Della questione sono stati investiti anche alcuni parlamentari umbri, che hanno assicurato il loro «fattivo interessamento».

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