Vigilia di Natale in assemblea per i 130 lavoratori della Treofan del polo chimico di Terni, che vivono giornate di apprensione dopo gli ultimi sviluppi rispetto alla situazione dell’azienda, recentemente acquistata dal gruppo indiano Jindal, che ha bloccato gli investimenti e aperto interrogativi sul futuro della fabbrica.
TREOFAN, I SINDACATI IN ASSEMBLEA
Le preoccupazioni
Un’assemblea convocata per lunedì mattina da rsu e segreterie provinciali del comparto della chimica per programmare insieme ai dipendenti un percorso sindacale per tenere alta l’attenzione intorno alla questione ed arrivare così nel più breve tempo possibile ad una nuova convocazione del tavolo al ministero dello Sviluppo economico ‘saltato’ nei giorni scorsi, dopo le dimissioni del cda di Treofan Italia. “Non possiamo attendere febbraio per un nuovo incontro come richiesto dall’azienda, c’è necessità di capire subito quali sono le intenzioni rispetto al futuro dei lavoratori” è la sintesi delle sigle dei chimici di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Per questo viene sollecitato anche un intervento da parte dei politici locali in parlamento e in Regione nei confronti del Mise, per spingere Jindal a mettere nero su bianco i propri piani. Nell’altro sito italiano di Treofan, quello di Battipaglia, intanto, i lavoratori hanno organizzato un presidio che va avanti giorno e notte e proseguirà anche nella giornata di Natale.
CLIMA INCANDESCENTE ALLA TREOFAN
Sciopero di due ore
Alla fine l’assemblea ha deciso di procedere con lo sciopero per due ore, con modalità che verranno stabilite a stretto giro dalle rsu, probabilmente in concomitanza con i lavoratori di Battipaglia. Allo stesso modo l’assemblea chiede che vengano prolungati tre contratti a tempo determinato in scadenza a fine anno e che la presidente della Regione, Catiuscia Marini, segua in prima persona la vicenda come sta facendo Vincenzo De Luca per Battipaglia.