‘Truffa specchietto’, denuncia per due

Perugia, un 42enne e una 23enne, residenti in Sicilia, sono stati ‘pizzicati’ dalla polizia nel parcheggio dell’ospedale

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Nel pomeriggio di mercoledì la squadra Volante, durante un servizio di pattugliamento nei parcheggi dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, insieme agli equipaggi del reparto prevenzione crimine ‘Umbria-Marche’, hanno ricevuto la segnalazione di un cittadino che, poco prima, sta per subire quella che chiamano la ‘truffa dello specchietto’.

Il tentativo di truffa L’uomo, transitando con la propria auto nel parcheggio Gambulli, ha udito un forte colpo proveniente dal tettuccio del veicolo. Una volta parcheggiato è stato avvicinato da un uomo che, dopo avergli chiesto se avesse o meno udito il colpo, gli ha indicato lo specchietto dell’auto asserendo che, con lo stesso, aveva arrecato danni al proprio autoveicolo. Poiché l’automobilista si è reso conto del possibile tentativo di truffa ai suoi danni e vista la presenza dei poliziotti nel parcheggio, l’uomo si è allontanato velocemente a bordo della propria auto che, poco dopo, è stata rintracciata in viale Centova con a bordo un 42enne e una 23enne, residenti in Sicilia ed entrambi aventi precedenti di polizia.

Indagati L’immediato controllo del mezzo ha permesso ai poliziotti di rinvenire alcuni gessi da utilizzarsi per simulare segni di danneggiamento sulla vettura della vittima di turno, mentre gli occupanti risultavano pregiudicati per reati contro il patrimonio. I due sono stati indagati, in stato di libertà, per il delitto di tentata truffa in concorso e gli è stato notificato il divieto di ritorno nel comune di Perugia, mentre i gessi sono stati sequestrati.

Un arresto Nei giorni scorsi i poliziotti della squadra Volante, nei pressi dellospedale, hanno proceduto al controllo di una donna 34enne di origine tunisina che aveva assunto atteggiamenti sospetti. I successivi accertamenti svolti hanno permesso di verificare che, a carico della donna, risultava pendente un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Roma per una rapina commessa nella Capitale. La donna, al termine delle attività, è stata condotta presso la locale casa di reclusione a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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