Truffa e nuovo arresto per i ‘Bonnie & Clyde’ ternani

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Papigno, hanno raggirato un 65enne impossessandosi di 20 mila euro

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Nuovo ordine di custodia cautelare da parte del gip di Terni nei confronti dei già noti ‘Bonnie & Clyde’ ternani – il 30enne C.V. e la 27enne J.A., il primo già ristretto in carcere e la seconda a piede libero – a seguito di indagini da parte dei carabinieri del comando stazione di Papigno. Il primo si è visto applicare, ulteriormente, la custodia in carcere e la seconda è finita ai domiciliari.

La truffa

Secondo quanto accertato dai militari e dalla procura di Terni, che ha chiesto ed ottenuto la misura, i due avrebbero approfittato dello stato di malattia e sofferenza di un 65enne ternano, domiciliato nei pressi della loro abitazione, inducendolo ad accendere un mutuo, per poi impossessarsi della somma – circa 20 mila euro – dividendola equamente sui rispettivi conti correnti. La truffa, andata avanti per diverso tempo, sarebbe stata architettata dai due giovani ternani dopo essere entrati in contatto con l’uomo, bisognoso di qualcuno che lo aiutasse nei lavori domestici e nelle attività di ogni giorno. Una ‘mano’ che i due non hanno negato, ma con una finalità ben precisa.

Popolazione sempre più anziana, i rischi

«I carabinieri e tutte le forze di polizia – riporta la nota del comando provinciale dell’Arma -, sensibili da sempre ai cambiamenti della società, devono sempre più soventemente confrontarsi con le problematiche di una popolazione sempre più anziana, la cui categoria è caratterizzata da alcuni fattori di vulnerabilità (per esempio oltre l’età anagrafica, il minore vigore sia fisico che mentale ed una forte necessità di comunicare e di relazionarsi) che la rendono assai facile preda di criminali senza scrupoli. Non da ultimo, è importante sottolineare che l’anziano che subisce una truffa, oltre che essere vittima del reato, affronta (cosa assai di sovente più dolorosa) il trauma psicologico di non sentirsi più adeguato o addirittura troppo ingenuo. Per tutti questi motivi lo sforzo dell’Arma dei carabinieri e di tutte le altre dorze di polizia è massimo ed è volto alla prevenzione ed alla repressione di tali vergognose condotte criminali che devono e potranno sempre essere denunciate».

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