Turisti intossicati, condizioni migliorano

Perugia, brutto Ferragosto per una comitiva di indiani provenienti da Roma. Problemi gastrointestinali dopo il pranzo e nove ricoverati: alimenti acquistati nella Capitale

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Nel tardo pomeriggio di Ferragosto la centrale operativa del 118 dell’Umbria ha dovuto gestire una situazione di emergenza, legata ad un’intossicazione alimentare di cui è rimasta vittima una comitiva di turisti indiani, arrivati a Castiglione del Lago (Perugia) da Roma con quattro pullman. Le condizioni dei ricoverati sono migliorate nel corso della giornata di mercoledì.

I malori Dopo aver consumato un pasto al sacco nelle vicinanze del lido Arezzo, alcuni dei circa 200 turisti hanno iniziato ad accusare disturbi gastrointestinali. In seguito all’allarme è stata prontamente allestita una staffetta di soccorso, in particolare per persone anziane e bambini. Il coordinatore infermieristico del 118, Giampaolo Doricchi, ha attivato anche la Protezione Civile e informato la prefettura, trattandosi di una maxi emergenza per il numero delle persone da soccorrere.

Nove ricoveri Fortunatamente la situazione è migliorata con il passare dei minuti e la maggior parte dei turisti è potuta rientrare a Roma. Tuttavia, come informa una nota dell’ufficio stampa dell’azienda ospedaliera di Perugia, per nove di loro si è reso necessario il ricovero in ospedale. Si tratta di quattro adulti – due donne ed due uomini – trasportati al nosocomio di Castiglione del Lago, mentre tre bambini (di tre, sei e dieci anni) si trovano in osservazione presso la struttura complessa di pediatria del Santa Maria della Misericordia.

L’indagine I sanitari stanno procedendo agli esami di laboratorio per accertare il tipo di virus; sulla base del racconto fatto da alcuni componenti la comitiva, l’intossicazione sarebbe dovuta alla ingestione di alcune conserve alimentari. Sono stati allertati anche i funzionari della Usl Umbria 1 ed i carabinieri del Nas per i necessari controlli.

Susanna Esposito

Il miglioramento Probabile – la nota dell’azienda ospedaliera di Perugia – che i ricoverati vengano dimessi già mercoledì: «Durante le fasi – spiega Susanna Esposito, direttore della struttura complessa di pediatria – di primo soccorso e gestione dell’emergenza la centrale del 118 si è tenuta in contatto con la direzione generale e sanitaria dell’azienda ospedaliera e con gli altri enti preposti alla gestione delle maxi emergenze. L’intossicazione alimentare avvenuta nel giorno di Ferragosto a Castiglione del Lago conferma che è necessaria grande prudenza quando si organizza un pic-nic con cibo acquistato nel luogo di partenza parecchio tempo prima del pranzo. Preparare pasti per un numero così elevato di persone richiede particolare attenzione in quanto i cibi non possono essere cotti molte ore prima e lasciati fuori per lungo tempo. Vanno utilizzati appositi refrigeratori o contenitori termici, ponendo estrema attenzione all’igiene delle mani».

Alimenti acquistati a Roma I turisti hanno raccontato di aver acquistato riso e pollo in un esercizio commerciale di Roma: «Confermo – chiude la Esposito – che gli alimenti non provengono dalla Regione Umbria, dove si è registrata l’intossicazione. Sarà l’autorità competente a svolgere i necessari accertamenti. Posso aggiungere che già qualche ora dopo il ricovero nella nostra struttura le condizioni dei tre bambini erano migliorate, in giornata contiamo di dimetterli e abbiamo effettuato subito le notifiche di tossinfezione alimentare alla Asl».

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