Umbria, approvato Defr 2018 – 2020

Il consiglio regionale ha approvato a maggioranza la proposta di risoluzione che da il via libera al Documento di programmazione economica e finanziaria

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Il consiglio regionale dell’Umbria ha approvato a maggioranza (13 sì di PD, SeR, Misto-MdP; 8 no di FdI, LN, M5S, RP, FI) la proposta di risoluzione che da il via libera al Documento di programmazione economica e finanziaria 2018-2020 della Regione Umbria.

Marini Per la presidente Catiuscia Marini si tratta di «Defr coerente con la manovra economico-finanziaria, compatibile con le risorse di bilancio – qui il testo completo del suo intervento – e quindi concreto nella sua attuazione. Una manovra finanziaria che rinuncia a usare la leva fiscale, e oramai siamo a 13-14 anni consecutivi, con una capacità di razionalizzazione della spesa finanziaria e con una capacità di riaprire gli investimenti, malgrado l’attuale contabilità pubblica che guida le Regioni rallenta la spesa pubblica per investimenti, rende più difficoltoso l’uso intelligente dei fondi comunitari: basti pensare che questa Regione ha 120-130 milioni di euro bloccati per accantonamenti».

Gli interventi Prima delle conclusioni della presidente Marini sono intervenuti i consiglieri Attilio Solinas (Mdp): «La situazione economica e sociale dell’Umbria sta peggiorando e solo le reti di protezione sociale e di cura hanno creato un argine»; Emanuele Fiorini (Lega): «L’Umbria non innova e non investe in nuove tecnologie e nel verde»; Silvano Rometti (SeR): «Fare bene adesso è molto importante per riprendere il cammino»; Marco Squarta (FdI): «L’ennesimo elenco di azioni e obiettivi annunciati ma rimasti sulla carta»; Maria Grazia Carbonari (M5S): «Un documento che ripropone stime e obiettivi dei dfr degli ultimi anni»; Claudio Ricci (Rp): «Necessario razionalizzare le spese e puntare sulla ricostruzione come volano per la ripresa»; Gianfranco Chiacchieroni (capogruppo Pd): «Con il defr acceleriamo e consolidiamo l’azione avviata nel 2016 per sviluppo, innovazione e ricostruzione»; Sergio De Vincenzi (Rp): «Si commette di nuovo l’errore di affrontare a compartimenti stagni i problemi della regione. manca attenzione per le famiglie»; Valerio Mancini (Lega): «Nel Defr si leggono molti annunci ma pochi risultati concreti».

 

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