Umbria: «Con Busitalia viaggio con sauna»

Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Faisa-Cisal denunciano la difficoltà di trovare un autobus con aria condizionata funzionante: «Pronti alla mobilitazione del personale»

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di Marco Bizzarri, Gianluca Giorgi, Stefano Cecchetti e Paolo Bonino
segretari di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Faisa-Cisal

Nonostante le temperature estive decisamente sempre più calde ogni anno che passa come in questo mese di agosto, autisti e chi utilizza il servizio di trasporto pubblico urbano ed extraurbano segnalano la difficoltà di trovare un autobus con aria condizionata funzionante. Anche osservando dall’esterno gli autobus in transito è normale vedere i mezzi con i finestrini aperti, come pure nella postazione di guida gli autisti col braccio fuori dal finestrino in cerca di qualche grado in meno.

Con temperature esterne che durante le ore più calde toccano i 40 gradi è facile immaginare che all’interno di un pezzo di lamiera, plastica e vetri, la temperatura non possa che essere superiore a quella esterna; per tentare di alleviare la calura i passeggeri aprono i finestrini (dove ci sono), con la conseguenza di un viaggio all’insegna della corrente d’aria, che certo non rende appetibile l’utilizzo del trasporto pubblico. Nelle ore più calde di queste giornate di agosto alcuni passeggeri più anziani sono dovuti scendere dal mezzo prima della loro fermata abitudinaria, in quanto non potevano sopportare oltre il gran caldo all’interno del mezzo.

Quella dell’aria condizionata sui mezzi pubblici non è un capriccio, perché come detto, le temperature all’interno di un mezzo esposto al sole estivo possono comodamente superare i 40 gradi, con possibili rischi per autisti e per eventuali passeggeri con problemi di salute. Gli autisti, infatti, rispondono di persona e nell’immediatezza del fatto che l’aria condizionata non funzioni, e gli utenti non di rado avanzano lamentele ed insulti.

Gli autisti nel loro posto di guida per un turno intero, e chi si trova a viaggiare con il mezzo pubblico possono quindi usufruire durante il periodo estivo, al modico prezzo del biglietto di viaggio – quando pagato – di sauna e bagno turco inclusi nel prezzo. Se questo in vacanza può essere apprezzato, nella routine cittadina non lo è di certo altrettanto, rendendo il lavoro del conducente per il loro turno e l’esperienza dei clienti nei mezzi pubblici decisamente poco confortevole.

Inoltre la flotta dei mezzi di certo obsoleta fa sicuramente risentire anche della qualità del servizio di trasporto offerto. Si vuole anche ricordare come gli obblighi derivanti da D.lgs.81/2008 in materia di prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro, sia all’interno che all’esterno dell’ azienda (autobus), con il controllo del microclima è a carico del Datore di lavoro.

Viene da chiedersi se questa problematica degli autobus di Busitalia in Umbria con le manutenzioni affidate alla società Savit, dipenda dalle organizzazioni aziendali, da scelte, o addirittura da esplicite direttive. Considerati i tempi medi di risposta alla soluzione per il ripristino dell’aria condizionata nei mezzi, probabilmente bisognerà attendere il prossimo inverno per avere un po’ di aria fresca.

Qualora non si dovesse registrare in tempi rapidi un sostanziale cambio di passo e non vengano date tutte le opportune garanzie, le organizzazioni sindacali si vedranno costrette ad intraprendere le opportune forme di mobilitazione del personale, compreso lo sciopero, a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori di Busitalia dell’Umbria.

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