Umbria, consensi giù per chi governa

Il Sole 24 Ore pubblica la consueta classifica annuale della ‘governance poll’: Marini, Romizi e Di Girolamo non se la cavano bene

Condividi questo articolo su

Come ogni anno, Il Sole 24 Ore dà i voti ai presidenti di Regione ed ai sindaci dei capoluoghi di provincia italiani. I tre umbri ne escono malino (Marini), male (Romizi) e peggio (Di Girolamo). Ecco i numeri

Marini La presidente della Regione, Catiuscia Marini, si piazza all’undicesimo posto della classifica del gradimento – una classifica a 18 in quanto in Trentino Alto Adige e in Valle d’Aosta non è prevista l’elezione diretta del presidente di Regione – e perde 3,8 punti percentuali, nella ‘governance poll’, rispetto al giorno dell’elezione, scendendo dal 42,8 al 39 percento.

Romizi Il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, è al 67simo posto della graduatoria, con un 52% del consenso consolidato a fronte del 58% che poteva vantare nel giorno dell’elezione: un calo secco del 6 percento.

Di Girolamo Peggio va al sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, che troviamo al 71simo posto della classifica e con un crollo del consenso quantificato in 8,5 punti percentuali, visto che scende dal 59,5 al 51%.

I migliori Nel sondaggio – svolto per Il Sole 24 Ore da Ipr Marketing – il presidente di Regione che esce meglio è il leghista Luca Zaia (Veneto), primo in classifica con il 60% del gradimento ed un miglioramento di 9,9 punti percentuali rispetto al giorno in cui fu eletto. Tra i sindaci, ottima performance di Chiara Appendino (M5S) a Torino, che è giudicata meglio di tutti i colleghi con il 62% del gradimento ed in salita del 7,4% rispetto al giorno dell’elezione.

Il sindaco di Terni Sulla propria pagina Facebook, Leopoldo Di Girolamo scrive: «Sapere che il 51% dei tuoi concittadini continua ad avere fiducia nei tuoi confronti, fa sentire ancor di più il senso di responsabilità. Il rilevamento del gradimento sui sindaci, ad opera del Sole 24 Ore, è uno stimolo, in una situazione non facile per chi ha l’onore e l’onere di governare. Sindaci al primo mandato, come il collega di Perugia, non se la passano poi tanto meglio, altri ancora, freschissimi di nomina, sembrano aver già perso il feeling con la propria città. Negli ultimi sei mesi a Terni di cose ne sono successe, eppure il legame con la comunità non viene a mancare. Sono tanti i ternani che chiedono di fare meglio sui temi dell’ambiente (che certo non è solo potare gli alberi!), della cura della città, del lavoro, delle prospettive della città. E sono tanti i ternani che non vogliono salti nel buio, che hanno ben presente che nel gioco allo sfascio di sicuro c’è un perdente: Terni».

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli