Umbria, i rifiuti arrivano in Senato

La Lega Nord: «Oltre alle audizioni della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli ecoreati, saranno presentate le iniziative per una risoluzione concreta ed integrale della vicenda»

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«La situazione del sistema rifiuti in Umbria e delle sue dirette conseguenze sulla vita dei cittadini è ogni giorno più evidente e drammatica», a dirlo è la Lega Nord, che annuncia di aver convocato «una conferenza stampa in Senato per giovedì 30 giugno alle 13,30 alla quale parteciperanno il senatore Stefano Candiani, segretario della Lega Nord Umbria; il senatore Paolo Arrigoni, membro della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli ecoreati; Emanuele Fiorini, capogruppo regionale della Lega Nord Umbria e Valerio Mancini, vicepresidente del Consiglio Regionale dell’Umbria».

Paolo Arrigoni

Paolo Arrigoni

Il resoconto Durante l’incontro, spiega la Lega Nord, «oltre a fornire il quadro completo di quanto emerso nel corso delle audizioni della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli ecoreati, alla quale il senatore Paolo Arrigoni ha partecipato personalmente, saranno presentate ufficialmente le iniziative concrete che la Lega Nord Umbria ha intrapreso sia a livello nazionale che regionale per una risoluzione concreta ed integrale della vicenda».

I TESTI DELLE AUDIZIONI

Legambiente In questo quadro, insiste la Lega Nord, «è emblematica la scelta di Legambiente di escludere i Comuni Umbri dall’edizione del 2016 del premio ‘Comuni Ricicloni’, riservato ai comuni con raccolta differenziata superiore al 65%. Una scelta senza precedenti per la nostra Regione e che, senza mezzi termini, Legambiente, motiva con la gravità e con l’estensione dell’indagine che ha interessato l’intera regione rendendo, di fatto, inattendibili i dati della raccolta differenziata. Quanto dichiarato da Legambiente secondo cui “Sembra quasi che l’impiantistica sia stata ottimizzata a massimizzare gli scarti piuttosto che il recupero di materia” è quanto la Lega denuncia da oltre un anno».

FioriniLa denuncia La Lega Nord ricorda che «anche noi, al pari di Legambiente, abbiamo più volto sottolineato come lo smaltimento in discarica sia rimasto centrale, tanto che queste sono piene e per alcune si prevedono ampliamenti, così come non è definitivamente archiviato l’incenerimento dei rifiuti per la chiusura del ciclo. Il tutto condito da un sistema di illegalità che riguarda una classe di politici, professionisti e imprenditori interessati al ciclo dei rifiuti con l’ottica del profitto personale e del profitto imprenditoriale fuori dalla legalità».

 

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