Umbria, liste di attesa: piano per abbatterle

Presentato dalla Regione: tra gli interventi ambulatori aperti fino alle 22 e nel weekend, nuovo personale e potenziamento del Cup

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Trenta giorni massimi di attesa per le visite e 60 per gli esami strumentali, classi di priorità per i ricoveri, apertura degli ambulatori specialistici fino alle 22 nei giorni feriali ed il fine settimana: sono alcuni dei 10 punti individuati dalla Regione Umbria nell’ambito del piano di abbattimento delle liste di attesa, recentemente approvato dalla giunta. A presentarlo, mercoledì mattina a palazzo Donini, il vice presidente Fabio Paparelli e l’assessore alla sanità, Antonio Bartolini.

Le misure

«Il potenziamento dell’orario dei servizi – ha spiegato Paparelli – è possibile anche grazie alle risorse che sono state messe a disposizione e che ammontano a 6,4 milioni di euro e che saranno finalizzate, tra l’altro, all’impiego di nuovo personale specificamente dedicato e allo svecchiamento del parco delle apparecchiature diagnostiche». Entrando nel merito del piano di abbattimento, il vice presidente ha poi evidenziato che «l’atto è il frutto di un lavoro che l’attuale assessore alla sanità ha portato a compimento anche introducendo specifiche novità rispetto a quanto prevede il piano nazionale». Ulteriori misure riguardano l’appropriatezza delle prescrizioni e dei ricoveri, la presa in carico dei malati cronici, l’adeguamento del sistema Cup regionale ed il potenziamento dei servizi per la gestione delle prenotazioni e dei flussi informativi da parte delle aziende sanitarie, con la previsione di bloccare, in caso di necessità, le visite intramoenia. Ciascuna azienda Asl individua inoltre un manager referente sanitario per ciascun distretto che avrà il compito di controllo e vigilanza sulle liste di attesa finalizzato a dare risposte adeguate alle richieste dei cittadini. Il rispetto di questo piano sarà il principale elemento valutativo per l’assegnazione dei premi di risultato dei direttori delle aziende sanitarie.

Stop agli abusi

Tra gli interventi, anche azioni per dissuadere l’utenza nel mettere in atto comportamenti che sono un costo per la sanità regionale. «C’è infatti un abuso di richiesta nelle prestazioni sanitarie – ha detto l’assessore Bartolini – se si considera che circa il 7% degli utenti prenota e poi non si avvale della prestazione. Su questo versante agiamo sia per giungere ad una sempre maggiore appropriatezza delle prescrizioni, sia prevedendo, come avviene in altre Regioni, il pagamento del ticket da parte del cittadino che non abbia comunicato entro le 48 ore precedenti all’erogazione del servizio l’intenzione di non avvalersi della prestazione e non si presenti alla visita. Importante – ha proseguito – è anche aver inserito nel piano il principio di managerialità nell’ambito dei distretti così che il cittadino sa a chi deve rivolgersi in caso di inadempienza. Una novità assoluta del provvedimento appena adottato, e che dovrà essere attuato entro 60 giorni, è infine quella della collaborazione con il difensore civico della Regione Umbria che avrà competenze simili a quelle del commissario per le liste d‘attesa».

Gli altri provvedimenti

«Dal 16 aprile (data di dimissioni della presidente Marini, ndr) ad oggi abbiamo continuato a lavorare per la comunità umbra approvando atti importanti» ha sottolineato ancora Paparelli, spiegando che al provvedimento di abbattimento delle liste di attesa si affiancano altri due di particolare rilevanza. «Il primo – ha detto – riguarda la trasparenza nella somministrazione delle prove dei concorsi. Abbiamo previsto un laboratorio formativo da tenersi a Villa Umbra, a cui parteciperanno i massimi esperti in materia e l’Anac, per la definizione di specifiche linee guida da adottare nelle prove selettive. Trasparenza e merito sono gli elementi caratterizzanti anche il secondo provvedimento approvato dalla giunta regionale che riguarda le nomine che dovranno essere effettuate per legge, per le quali è prevista una scadenza o di 60 giorni dopo l’insediamento della nuova giunta o al termine dell’esercizio finanziario».

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