Umbria, sgominato ‘giro’ di prostituzione

In manette una coppia di rumeni residenti in Romagna. Le giovani venivano fatte prostituire anche a Perugia e Città di Castello

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Sfruttamento della prostituzione, violenza sessuale e autoriciclaggio di denaro: queste le pesanti accuse che hanno portato in carcere un 40enne rumeno e la convivente, connazionale di 30 anni, entrambi residenti a Cesena. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri cesenati, i due avrebbero gestito per almeno cinque anni un ricco ‘giro’ di prostituzione fra Imola, Cesena, Perugia e Città di Castello, capace di fruttare circa 25 mila euro al mese.

L’indagine Le ragazze – almeno quattro, tutte giovanissime e dislocate in vari appartamenti anche in Umbria – si prostituivano sulla base di un ‘tariffario’ che andava dai 50 euro in su. Tutto è partito lo scorso settembre quando i militari hanno fermato in strada una 19enne rumena che, terrorizzata, ha spiegato di essere giunta in Italia dietro la promessa di un lavoro normale, ma di essere stata ben presto avviata dai due – con tanto di denucia di violenza sessuale verso il suo sfruttatore – all’attività di prostituzione.

Medio-alta la clientela delle giovani, il cui affitto era pagato dai propri sfruttatori che si presentavano puntualmente a riscuotere gli incassi, lasciando alle ragazze una percentuale sulle ‘prestazioni’. Ad occuparsi della pubblicità attraverso siti web specializzati era la 30enne – ed anche lei esercitava di tanto in tanto a Cesena -, mentre il compagno seguiva la parte ‘contabile’. Decisamente consistente il ‘giro’, stimato in circa 2 mila euro alla settimana per ciascuna ragazza, partendo da una media di dieci clienti al giorno per ciascuna di loro. Le indagini proseguono per capire se anche altre giovani, nel corso del tempo, siano finite nella ‘rete’ dei due rumeni.

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