Umbria, turisti assenti anche per l’Epifania

Flop dell’iniziativa #prenotoinumbriaperchè organizzata da Federalberghi. Strutture vuote anche a causa del maltempo

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L.P.

Niente da fare. Neanche il ponte lungo dell’Epifania è riuscito a risollevare le sorti del turismo umbro in grossissima difficoltà dopo il terremoto dello scorso 24 agosto e le scosse successive.

Flop del ponte lungo E, per quanto Federalberghi ci abbia provato con l’iniziativa #prenotoinumbriaperché, anche l’ondata di maltempo, la neve e il gelo non hanno aiutato a riempire gli alberghi nell’ultimo week end delle vacanze natalizie. Una regione in controtendenza rispetto ai dati, ottimi, che hanno fatto registrare tutte le altre regioni italiane: 2,4 milioni gli italiani in vacanza, con un aumento dell’1,7 per cento rispetto allo scorso anno e con il 96% che ha scelto di rimanere in Italia. Un giro d’affari da 437 milioni di euro che fa chiudere un anno, il 2016, in bellezza. «Per la prima volta nella storia – commenta Federalberghi tramite il suo presidente Bernabò Bocca – si registrano più di 400 milioni di pernottamenti nelle strutture ricettive italiane».

Il grido d’allarme, lanciato già nelle scorse settimane da Rolando Fioriti di Federalberghi Umbria, dovrà ora fare conti con i numeri disastrati di una stagione che si chiude col segno rosso. Pesa lo spettro del terremoto a cui, negli ultimi giorni, si è unito quello del maltempo e della neve. Così, infatti, se per la notte del 5 gennaio 50 albergatori della regione avevano messo a disposizione una notte per due con colazione inclusa a chi si fosse taggato in una delle città umbre, anche questa iniziativa è naufragata sotto la spinta del forte vento e delle prime nevi cadute un po’ in tutta l’Umbria, Valnerina compresa.

Camere vuote Pochi gli hashtag apparsi sui social network e poche anche le camere prenotate. C’è chi racconta che qualche albergatore ha provato ad allungare il pacchetto, regalando una notte in cambio di soggiorni più lunghi. Ma da Foligno a Perugia, passando per il Trasimeno e lo Spoletino l’iniziativa ha incontrato il favore di pochi turisti. «C’è chi ha prenotato – racconta un albergatore – ma poi ha disdetto due giorni prima per via del maltempo» e, in ogni caso, non tutte le camere messe a disposizione sono state riempite.

Federalberghi Finite le feste sarà ora, come aveva preannunciato Fioriti, si tirerà le somme del momento più buio per il turismo umbro. «Serve una strategia comune – aveva detto – Non basta una strategia lampo per risolvere problemi che arrivano da lontano. Tutte le istituzioni devono collaborare per in maniera coordinata e ottimizzando le risorse per fare un progetto comune di comunicazione e promozione».

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