«Un aiuto ai padri separati in difficoltà»

Umbria, a chiederlo è il consigliere regionale Smacchi (Pd): «Problematica in crescita, serve assistenza economica legale e psicologica»

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Prevedere una serie di aiuti per permettere ai coniugi separati che si trovano in difficoltà economiche, in particolare con figli disabili, di poter usufruire di una serie di sostegni di carattere economico, legale e psicologico: è quanto propone il consigliere regionale del Partito democratico, Andrea Smacchi.

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Andrea Smacchi

I numeri Come rileva l’esponente del Pd «il fenomeno delle separazioni e dei divorzi è in aumento è sempre più diffuso in Italia e anche l’Umbria non fa eccezioni» . Nello specifico, i dati Istat regionali indicano che in termini percentuali le separazioni sono oltre il 20 per cento e i divorzi al 36 per cento; nella maggior parte dei casi si tratta di coppie con figli a carico. La normativa nazionale, con l’introduzione della legge 208/2015, ha previsto una misura sperimentale di sostegno al coniuge in stato di bisogno che non è in grado di provvedere al mantenimento proprio o dei propri figli minori o anche maggiorenni portatori di handicap.

Le tipologie di aiuto «A tal fine – continua Smacchi -, molte Regioni hanno adottato delle proprie misure al fine di sostenere situazioni di particolare disagio economico e sociale che purtroppo sono in costante crescita» . Secondo il consigliere regionale «gli interventi da mettere in atto in favore delle coppie separate con figli in difficoltà devono riguardare tre principali aree di intervento quali l’assistenza e la mediazione familiare, il sostegno economico e quello abitativo. Ora è il momento che anche la Regione Umbria intervenga su questo tema molto delicato e sentito dalla nostra comunità».

Le risorse Smacchi ricorda che la riduzione dei vitalizi votata in prima commissione consiliare garantirà per i prossimi 3 anni un risparmio di circa 1 milione di euro, «risorse in più a nostra disposizione – continua che saranno destinate alle persone più in difficoltà, con un’attenzione particolare anche ai padri separati che, trovandosi in situazione di disagio sia lavorativo che economico, hanno difficoltà a corrispondere gli alimenti». «Un piccolo passo in avanti – conclude – verso un tema così importante per la nostra comunità, che merita l’attenzione ed il sostegno di tutti».

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