Una 91enne litiga con il nipote per l’eccessivo consumo di corrente: arriva la polizia

Voleva riscaldare la stanza con il phone per capelli. Gli agenti hanno riportato la calma

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L’aumento delle spese nelle bollette per l’energia elettrica e per il gas creano non poche tensioni nelle famiglie italiane. Come accaduto a Perugia perché alla base di una lite scoppiata tra una 91enne e il nipote in un appartamento nel quartiere Elce, c’è stato proprio l’eccessivo consumo di energia elettrica. Un diverbio che ha richiesto l’intervento degli agenti della polizia di Stato della questura di Perugia che, giunti sul posto, hanno placato gli animi e tranquillizzato l’anziana signora.

L’intervento della polizia

La nonnina ha raccontato agli agenti di aver avuto un acceso diverbio con il nipote perché, infreddolito, aveva utilizzato l’asciugacapelli per riscaldare la stanza come fosse un condizionatore. Preoccupata per il rincaro del costo dell’energia elettrica, aveva invitato il nipote a spegnere l’elettrodomestico e da lì sarebbe nato il diverbio che ha portato la 91enne a richiedere aiuto alla polizia. Gli agenti, dopo aver riportato la calma tra le parti, hanno constatato che più volte le forze dell’ordine erano intervenute in quell’abitazione per analoghe circostanze. Dopo aver inserito l’evento nell’applicativo ‘scudo’, gli agenti hanno invitato il ragazzo a tenere un comportamento più rispettoso nei confronti dell’anziana donna.

L’applicativo ‘scudo’ 

L’applicativo ‘scudo’ integra i sistemi operativi multimediali e informativi già in uso alle forze di polizia e consente di evidenziare i precedenti interventi degli equipaggi nei confronti di vittime di lite o violenza, anche nei casi in cui non sia stata proposta denuncia o querela. In particolare, attraverso la sua consultazione, gli operatori delle forze di polizia possono avere contezza di precedenti interventi sul medesimo obiettivo attraverso la consultazione di diverse chiavi di ricerca. Gli equipaggi chiamati ad intervenire possono utilizzare i tablet in dotazione, anche nelle fasi di primo intervento, per consultare e implementare le banche dati delle forze di polizia, valorizzando dettagli informativi che saranno disponibili per tutti gli operatori della polizia di Stato e dell’Arma dei carabinieri, per decisioni tempestive e sinergiche.

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