Università a Terni: «Maggiore visibilità»

Stefano Brancorsini, delegato del rettore, illustra i programmi di sviluppo del Polo: «Le prospettive future sono molte, ma sono complicate»

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«Le prospettive future per il Polo scientifico didattico di Terni sono molte, ma sono complicate». Al delegato del rettore per la sede di Terni e le strutture distaccate, il professor Stefano Brancorsini, anche in qualità di direttore del Polo scientifico didattico di Terni, venerdì mattina è spettato il compito di illustrare i programmi di sviluppo del Polo ternano.

Le difficoltà

«La situazione attuale presenta diverse difficoltà – ha evidenziato Brancorsini – ma questo come in ogni città che non è nata come città universitaria, perché si deve adattare a questa nuova realtà. In città ci sono realtà di alto profilo la cui unica localizzazione possibile è su Terni. Il mio lavoro nel prossimo futuro sarà quello di aumentare la visibilità di tutto questo, perché fino ad oggi sui è riscontrata un’incapacità nel fare marketing e pubblicità. La situazione dal punto di vista economico, invece, è buona. Devo dire che le precedenti amministrazioni hanno lavorato in maniera ottima. Certo non possiamo permetterci cose fantasmagoriche, ma possiamo lavorare per cercare di stabilizzare la situazione attuale che dal mio punto di vista però deve essere un po’ riorganizzata».

Fare marketing

Ci sono delle strutture «che sono poco attrattive, altre che iniziano ad avere il problema dell’età e che quindi vanno rimesse a punto e c’è necessità di rimettere a sistema la parte didattica perché ci sono delle situazioni altalenanti per quanto riguarda gli studenti e dobbiamo rendere tutto ciò il più attrattivo possibile. Migliorando quindi la pubblicità, anche al di fuori della Regione, potenziare quello che abbiamo su Terni e migliorando l’offerta formativa proseguendo con quello che funziona e riorganizzando quello che funziona meno. Tutto questo non da soli in maniera autonoma, ma in rapporto col territorio e in particolare col mondo del lavoro e cercare di creare qualcosa che sia specifico su Terni».

Studenti e docenti

«Gli studenti iscritti a Terni al momento – le iscrizioni sono ancora aperte – sono 2.073, di cui il 40% al corso di laurea in Scienze per l’investigazione e la sicurezza a Narni e il restante all’area medica e infine ad Economia. C’è una deflessione rispetto allo scorso anno – ha aggiunge – però le iscrizioni sono legate a tantissimi fattori e non tutti dipendono da noi. Ci sono delle situazioni che vanno riviste completamente perché hanno un numero di studenti troppo esiguo per poter considerare vantaggioso il corso o la magistrale. Ma c’è l’idea anche di aggiungere qualcosa: stiamo lavorando per un master di secondo livello di area medica che credo sia l’unico in tutta Italia». Altra cosa «che credo vada fatta – ha concluso il professore – in città è aumentare cartelli, segnali o simboli in centro a Terni che indichino dove poter raggiungere le sedi universitarie. Per quanto riguarda la situazione docenti, infine, è particolare perché sono molti quelli che vengono da Perugia e questo crea qualche problema, ma la politica del rettore è quella di rendere Terni più specifica e lavorare quindi anche sui docenti».

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