Università di Perugia, brutto scivolone

Secondo Qs university ranking 2018 (che prende in esame 4.388 atenei di tutto il mondo e ne ha selezionati 956) negli ultimi due anni, avrebbe perso una cinquantina posizioni

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La notizia non è bella per niente: secondo Qs university ranking 2018 (che prende in esame 4.388 atenei di tutto il mondo e ne ha selezionati 956) l’università degli studi di Perugia ha fatto un bruto scivolone verso il basso negli ultimi due anni, perdendo una cinquantina posizioni e posizionandosi in una fascia (quella compresa tra i posti numero 751 e 800) decisamente di basso livello.

La valutazione La società inglese, specializzata nel settore e che realizzate lo studio, per stilare la graduatoria prende in considerazione una serie di parametri che – secondo i tecnici – permetteno di ottenere una valutazione comparata e attendibile: si giudica la facilità con la quale i laureati trovano un lavoro, si tiene conto dei giudizi espressi da accademici e recruiter, si calcolano i fondi destinati all’insegnamento e anche il numero di studenti stranieri presenti, in valore assoluto e rapportato al numero di docenti.

La classifica Ai primi posti della graduatoria si piazzano università degli Stati Uniti e della Gran Bretagna Usa e Uk: Mit, Stanford, Harvard e Caltech, per gli Usa, seguite da Cambridge, Oxford, Ucl e Imperial college of London per il regno unito. La ricerca evidenzia pure che sono in grande crescita qualitativa gli atenei di Cina e India. La prima università italiana in classifica è il Politecnico di Milano (al posto 170), poi altre 30. 

 

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