Usl, vaccini per anziani al punto prelievi: «Nessun disagio»

Terni – L’azienda sanitaria rassicura sulla riorganizzazione: «Esami nelle altre strutture». I dubbi di Paparelli (Pd)

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Dal prossimo 8 febbraio, e per alcune settimane, il punto prelievi della azienda Usl Umbria 2 di via Bramante – situato al primo piano – sarà riorganizzato in funzione delle vaccinazioni anti Covid per gli ultra 80enni. I prelievi verranno quindi effettuati in altri punti della rete sanitaria pubblica cittadina. Dal punto di vista logistico, per assicurare percorsi unici e sicuri in via Bramante, l’ipotesi è di organizzare un unico accesso dedicato dalla scala E – con triage degli utenti eseguito dal personale – ed uscita unica dalla scala D.

SPECIALE COVID – UMBRIAON

La Usl2: «Nessuna variazione né riduzione degli esami»

Sul punto l’azienda sanitaria informa che «la riorganizzazione temporanea di poche settimane del punto prelievi della sede centrale di viale Bramante, che si rende necessaria per l’avvio della campagna di vaccinazione anti Covid per gli over 80 inseriti nei codici di priorità della prima fase, non comporterà alcuna lista di attesa né disagio agli utenti. Gli esami in programma verranno addirittura anticipati negli altri punti punti prelievo di Terni e il numero degli stessi non subirà alcuna variazione né riduzione».

I dubbi di Paparelli (Pd)

A sollevare dubbi sulle nuove modalità era stato il consigliere regionale Fabio Paparelli (Pd): «Oltre 600 cittadini verranno richiamati e dislocati verso i vari distretti sanitari. Tutto questo andrà ad allungare liste di attesa già sature e molti si rivolgeranno al privato. Ciò aggrava ancor di più una situazione di disorganizzazione dei servizi, dovuti alla mancanza di una guida certa dell’assessorato regionale. A Terni – rimarca Paparelli – sono ormai sospese, di fatto, tutte o quasi le prestazioni sanitarie pubbliche, anche in settori delicati come la diabetologia, la neurologia o la cardiologia. Si gestiscono solo le urgenze, e quindi saltano le visite di controllo e la rivalutazione o proroga dei piani terapeutici dei pazienti. Chi necessita di una visita di controllo non può giovarsi per tempo delle analisi propedeutiche e, se ha bisogno, non gli rimane che provare a farsi certificare l’urgenza pagando il relativo ticket, peraltro non dovuto in caso di controlli ordinari. Nelle prossime settimane – conclude il consigliere Pd – assisteremo anche a lunghe file per il rinnovo delle esenzioni e di tutti i servizi amministrativi che, in virtù del Covid, erano stati prorogati sino al 31 dicembre scorso senza alcun piano organizzativo, ad oggi , in essere».

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