Usl2 e immigrati: istruzioni per l’uso

Un servizio di ‘Mediazione linguistica e culturale’ attivo dal 16 dicembre presso le sedi di Terni, Foligno, Orvieto e Spoleto

Condividi questo articolo su

Secondo recenti dati Istat gli stranieri nella provincia di Terni ammontano a circa 21 mila, mentre quelli presenti nella provincia di Perugia sono 72 mila. In entrambi i casi più del 50% sono donne. I Paesi di provenienza maggiormente rappresentati sono Romania, Albania, Ucraina, India e Filippine, seguite da Marocco, Polonia e Cina. Per superare le barriere linguistiche e assicurare la comprensione dei significati culturali nella rappresentazione della salute, della malattia e dell’attività sanitaria, l’Usl Umbria 2 ha attivato, dal 16 novembre scorso, il progetto di ‘Mediazione linguistica e culturale’ in tutto il territorio di competenza.

Uso improprio dei servizi «Pur con differenze per quanto riguarda la nazionalità e la distribuzione geografica – spiega il direttore generale della Usl Umbria 2 Sandro Fratini – la presenza di stranieri immigrati in Umbria e nel territorio della nostra azienda sanitaria è un fenomeno strutturale e in aumento. E’ frequente l’uso improprio dei servizi, in modo particolare del Pronto soccorso, a causa della scarsa conoscenza dei servizi di base e di richieste di ricovero in ambito infantile, e registriamo una decisa crescita dell’utilizzo dei servizi consultoriali pubblici per i problemi della sfera riproduttiva e della salute della donna».

‘Mediazione linguistica e culturale’ Per garantire uniformità di accesso e qualità delle prestazioni su tutto il territorio aziendale – tra i primi in Italia -, la direzione ha realizzato il progetto di ‘Mediazione linguistica e culturale’, che si avvale dell’apporto di mediatori culturali esterni con specifiche esperienze e formazione e che parlano, oltre alla lingua italiana, almeno una lingua madre e una lingua veicolare (inglese, francese, spagnolo). Il servizio si articola in attività di front office presso le sedi di Terni, Foligno, Orvieto e Spoleto per azioni di accoglienza, orientamento, aiuto nella compilazione di moduli e sostegno per l’accesso ai servizi. E’ prevista, inoltre, un’attività di interpretariato telefonico, ovvero una prestazione di traduzione linguistica in 130 tra lingue e dialetti; di traduzione di testi scritti e di mediazione a chiamata, con presenza fisica del mediatore presso il servizio richiedente.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli