Usl2: «Un’odissea per l’autocertificazione»

Una lettrice di umbriaOn denuncia il suo disagio a Terni: «Vogliono essere tecnologici ma non lo mettono in pratica»

Condividi questo articolo su

«Sono davvero indignata», scrive una lettrice ad umbriaOn. «Circa un mese fa, andando dalla pediatra per fare una ricetta, scopro che è scaduta l’autocertificazione e che quindi finché non ne faccio una nuova risulto automaticamente con la fascia più alta di reddito. Mi informo sul da farsi e pochi giorni dopo invio tramite Pec alla Usl tutti i documenti necessari, per me e per il resto della famiglia».

I disagi Un paio di settimane, si legge ancora, «e mi ritrovo a necessitare di alcune visite e medicinali ed il medico di famiglia mi informa che non risulta ancora la classe di reddito e che non può farmi le prescrizioni con una certa urgenza, risultando nella classe più alta. Vado poi in via Bramante – sede della Usl2; ndr. – dove chiedo come mai non sia ancora stata fatta questa cosa e mi rispondono dicendo che tramite Pec potrebbero anche non leggerla mai la mail. Rimango a bocca aperta, ma avendo comunque portato dietro i documenti per l’autocertificazione mi appresto a consegnarli per porre fine a questa insensatezza del sistema quando mi accorgo di non avere la copia della tessera sanitaria di mio marito. Scopro che loro non fanno fotocopie e mi ritrovo a tornare a casa senza ancora avere la benedetta autocertificazione».

La tecnologia La donna sottolinea poi di trovare «assurdo che cerchino di essere avanti, informatizzati, tecnologici, per semplificare la vita dei cittadini e poi non mettere in pratica ciò che loro stessi sostengono e danno come possibilità a chi come me lavora e deve prendere permessi per fare qualcosa che in cinque minuti poteva essere fatto online».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli