Valentina e Alessio: «Disabili a chi?»

Terni, la storia di due atleti Special Olympics: lui parteciperà ai ‘Campionati europei indoor rowing concept 2’ e lei ai ‘Giochi mondiali invernali Special Olympics’

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di Francesca Torricelli

«Che io possa vincere, ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze». È questo il giuramento dell’atleta Special Olympics, un programma internazionale di allenamento sportivo e competizioni atletiche per quasi 4 milioni di persone, ragazzi e adulti, con disabilità intellettiva. Tra di loro ci sono due ragazzi di Terni che stanno per vivere emozioni che rimarranno per sempre nei loro cuori.

Alessio Bernardini

Alessio Bernardini

‘Campionati europei indoor rowing concept 2’ Alessio Bernardini ha 32 anni ed è affetto dalla sindrome di Down. E’ una persona sempre positiva, aperta e volenterosa di fare nuove conoscenze e nuove esperienze. Alessio farà parte della rappresentativa Special Olympics (11 atleti e 4 accompagnatori) che prenderà parte, dal 2 al 5 febbraio 2017, ai ‘Campionati europei indoor rowing concept 2’ al Charlety stadium di Parigi.

La storia di Alessio «Quando è nato Alessio io avevo 23 anni e mio marito 25 – racconta mamma Margherita a umbriaOn – e per noi, non nascondo, è stato un vero e proprio shock. Eravamo due ragazzini e non sapevamo veramente come affrontare la situazione. Trent’anni fai, poi, non c’erano le conoscenze e l’apertura mentale di oggi. Io fino a qualche giorno prima non sapevo nemmeno cosa volesse dire ‘Sindrome di Down’. Ma oggi, dopo aver avuto altri due figli, posso dire che Alessio è stato colui che ha formato veramente la nostra famiglia».

Alessio sul podio in una passata competizione

Alessio sul podio in una passata competizione

La partecipazione ai Campionati europei Mamma Margherita racconta che «Alessio ha iniziato a praticare sport fin dalla scuola materna, dal nuoto allo sci. Ha fatto molte esperienze negli anni e noi lo abbiamo sempre supportato per cercare di aumentare la sua autostima. Oggi posso dire che ne ha da vendere. E’ contento ed emozionato di partecipare ai Campionati europei, ma noi sinceramente lo siamo più di lui». Lo sport per Alessio «è stata una vera salvezza, lo ha reso sempre più autonomo e indipendente. Felice e sereno di riuscire a vivere una vita normale».

‘Giochi mondiali invernali Special Olympics’ Valentina Pettinacci è nata a Terni 26 anni fa, ama impegnarsi a fondo, è testarda e viaggia verso obiettivi sempre più ambiziosi. Il prossimo, il più vicino a livello temporale, è anche il più importante. E’ stata infatti convocata nel team Italia ai ‘Giochi mondiali invernali Special Olympics’ che si terranno in Austria dal 15 al 25 marzo 2017. Il suo sport è lo sci di fondo, disciplina che le permette di misurarsi con la sua «voglia di arrivare con tutte le forze», così come recita il giuramento dell’atleta.

La storia di Valentina «Al momento della sua nascita e nei mesi a seguire – racconta la mamma di Valentina -, tutto sembrava come doveva essere, nella norma». Ma i primi segnali per i genitori di Valentina sono emersi intorno ai tre anni di vita quando si sono resi conto che aveva delle difficoltà nel linguaggio e, a livello motorio, nel mantenere l’equilibrio. Di lì a poco, la dura diagnosi che faceva riferimento ad una disabilità intellettiva. «L’opportunità di praticare sport si è fatta strada aprendo la porta di un futuro che oggi si potrebbe definire radioso per Valentina che ha fin da subito compreso che la sfida colta con Special Olympics era ed è soprattutto una competizione con se stessi».

La partecipazione ai giochi mondiali Parlare al telefono con Valentina ti fa capire quanta gioia possa darle questo sport. Alla domanda: sei nervosa per la gara? La sua risposta è forte e chiara: «Ma no – esclama – io non vedo l’ora. Sì, sono emozionata ma non ho assolutamente pensiero. Questo sport mi permette di circondarmi di tanti amici, tra i quali anche il mio ex fidanzato – ci confida sottovoce – e questo non può che riempirmi di gioia». Forse la più emozionata è la mamma Luisa: «Valentina è andata ben oltre ogni nostra aspettativa riconsegnandoci esperienze che poco hanno a che fare con la normalità di tutti i giorni che tanto desideravamo per lei».

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