Vende capi contraffatti per 40 mila euro: denunciato. Anche i clienti nei guai

Città di Castello – La finanza blocca un cittadino campano che aveva creato una rete di vendita porta a porta

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Una rete di vendita porta a porta di capi di abbigliamenti contraffatti. È stata scoperta dalla guardia di finanza di Città di Castello e ha portato alla denuncia di un uomo di origini campane, i cui ultimi redditi dichiarati al fisco risalgono al 2004.

La scoperta e le consegne

I capi erano di noti marchi di alta moda ed il commerciante campano è ora finito nei guai. Le fiamme gialle hanno trovato e sequestrato oltre cento indumenti ritenuti contraffatti: erano nascosti nel bagagliaio dell’autovettura. La denuncia è per i reati di introduzione nel territorio dello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione. «I successivi approfondimenti investigativi – spiega la finanza – hanno evidenziato come il sistema di acquisti e vendite fosse gestito tramite comunicazioni whatsapp. Il commerciante, dopo aver ricevuto un cospicuo numero di ordini, giungeva in Umbria, ove soggiornava per brevi periodi in affittacamere della provincia di Perugia, effettuando le consegne direttamente al domicilio dei clienti». Per il 2021 e 2022 i militari hanno ricostruito un volume d’affari da circa 40 mila euro. In più l’uomo è stato segnalato all’Inps in quanto dal 2019 ha percepito il reddito di cittadinanza per oltre 31 mila euro.

I clienti

Infine gli accertamenti hanno consentito di individuare venti clienti del commerciante: per loro c’è la una sanzione amministrativa che va da 100 a 7 mila euro. Motivo? Viene punito chi «acquista a qualsiasi titolo cose che, per la loro qualità o per la condizione di chi le offre o per l’entità del prezzo, possono indurre a ritenere che siano state violate le norme in materia di origine, provenienza dei prodotti e proprietà industriale».

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