Vigilantes allontanati dall’ospedale: il sindacato monitora e si attiva

Terni – Confintesa in campo per la vicenda di due dipendenti, padre e figlio, destinatari di rilievi disciplinari

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Viene attentamente seguita dal sindacato Confintesa e dal suo staff legale, la vicenda di due dipendenti – padre 52enne e figlio di 28 – di una società di vigilanza privata operativa presso l’ospedale di Terni, allontanati dal contesto lavorativo del nosocomio nelle scorse settimane dopo aver ricevuto, contemporaneamente, formali contestazioni disciplinari dalla stessa società e su richiesta dell’azienda ospedaliera. Ai due vengono contestate condotte ‘non consone’ come il fumare durante l’orario di servizio anche in aree ‘sensibili’, disattenzioni e comportamenti inadeguati – il 52enne – e l’aver operato anche in abiti borghesi, nel caso del 28enne. «Tutto è iniziato dopo la lettera che ho fatto recapitare all’azienda dal sindacato – afferma il vigilante – nella quale lamentavo che per raggiungere la soglia di 160 ore mensili prevista da contratto, dovevo ricorrere a ferie e permessi. Fino a quando anche questi non sono terminati». Il lavoratore, ora in malattia, si dice «convinto di essere stato colpito scientemente, insieme a mio figlio, per condotte in realtà comuni anche ad altri che magari, a differenza nostra, operano in quel contesto da oltre dieci anni». La questione, come detto, è attenzionata dal sindacato: «Dopo l’allontanamento, abbiamo operato presso altri servizi sanitari e pubblici, come l’ospedale di Narni-Amelia. Ma se non siamo adatti a stare a contatti con l’utenza, come velatamente si sostiene, perché affidarci questo incarico?».

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