Leonardo Da Vinci, Terni adesso si muove

Dopo il doppio evento agli Archivi di Stato – quello ternano e quello di Rieti – potrebbe esserci la svolta, con il Comune intenzionato a cambiare passo

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di M.T.

Il Paesaggio di Leonardo da Vinci

Dire che si sia in presenza di un’inversione di rotta, forse, è troppo. Dire che ci si è resi conto di aver perso tempo, forse, pure. Ma dire che, forse, Terni ha capito che quella del passaggio di Leonardo da Vinci non sia una leggenda metropolitana, si può.

Il paesaggio Decisivo potrebbe essere stato il doppio appuntamento che – sabato e domenica – è stato programmato negli Archivi di Stato di Rieti e Terni, grazie alla collaborazione tra i direttori di quello ternano, Elisabetta David; e reatino, Roberto Lorenzetti.

La conferenza ternana, con il sindaco Di Girolamo

Gli eventi Le due iniziative – in collaborazione con l’Associazione storica sabina e l’Ordine degli ingegneri della provincia di Terni, nel contesto delle ‘Giornate europee del patrimonio’ – avevano come tema ‘Leonardo da Vinci e il paesaggio umbro-sabino’ (a Rieti), mentre a Terni si è parlato de ‘Il sistema idraulico ternano da Leonardo all’ingegneria novecentesca’.

LA LUNGA BATTAGLIA SU LEONARDO DA VINCI

Il sindaco E a questo secondo appuntamento ha voluto presenziare anche il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, che sembra intenzionato a rivedere quella posizione ‘attendista’ della sua amministrazione che ha caratterizzato questo lungo periodo. Soprattutto alla luce dei nuovi elementi prodotti da Luca Tomìo e che – mettendo in collegamento anche Terni con Rieti, come hanno ribadito Elisabetta David e Roberto Lorenzetti – rafforzano la convinzione della permanenza del genio di Vinci nel territorio umbro-sabino.

l comitato Proprio nel corso della conferenza ternana, Tomìo ha reiterato la richiesta a Di Girolamo: «Il comitato tecnico e quello scientifico che il Comune di Terni e la Fondazione Carit avevano costituito – ha detto – non hanno mai iniziato a lavorare, ma io credo che ci sia ancora margine di manovra. Adesso che le evidenze storiche e artistiche sono diventate innegabili, io andrò avanti per la mia strada, che è quella di dare il massimo della valorizzazione non tanto alla mia scoperta, quanto a tutte le  implicazioni che questa ha avuto ed ha. Se Terni, finalmente, vorrà far parte della squadra, questo non potrà che essere un elemento rafforzativo. Ma che potrà anche portare dei vantaggi alla città».

La politica Cosa peraltro sollecitata anche dalla politica, con un atto di indirizzo presentato in consiglio comunale da Forza Italia e nel quale si chiedeva di «valorizzare gli studi sul disegno di Leonardo da Vinci che raffigurerebbe la Cascata delle Marmore, Papigno e la conca ternana», raccogliendo la protesta di Tomìo, che aveva parlato delle «attuali dominanti logiche dilettantistiche in ambito culturale».

Alviano Della cosa è molto probabile che si torni a parlare mercoledì mattina quando in Provincia sarà presentata ‘Leonardo da Vinci spy story. Le origini del genio‘: «La conferenza-racconto – dice Tomìo – che terrò al castello di Alviano il prossimo 30 settembre. Insieme a me ci saranno anche il presidente della Provincia, Giampiero Lattanzi e il sindaco di Alviano, Giovanni Ciardo. Si tratta di un racconto per immagini di una ricerca ancora in corso ricca di rimandi storici, di ricostruzioni delle atmosfere del tempo, di dettagli misteriosi che gettano nuova luce sui primi passi del Genio Universale». 

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