Dimissioni Ranucci, Bandecchi presidente

Ternana, cambiano le gerarchie societarie: «Impossibilità di conciliare incarichi». Prima uscita con tête-à-tête con gruppi tifosi allo stadio

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Il gruppo originario: tutti out, ‘superstite’ Bandecchi

Che fosse lontano dalla Ternana rispetto ai mesi precedenti – c’era già stato un comunicato ad inizio febbraio per dirlo – era già noto e lampante. Ora c’è lo step successivo: Stefano Ranucci ha ufficializzato le dimissioni da presidente del club rossoverde. «Evidenziata l’impossibilità di conciliare due incarichi – è presidente Cda dell’Unicusano da dicembre – cosi importanti , anche perché la responsabilità assunta comporterà prevalentemente un lavoro di coordinamento e controllo delle sedi estere dell’ateneo». E quindi viene specificato che «a seguito degli impegni delineati dalle nuove attività professionali, ha ritenuto necessario dare le proprie dimissioni da presidente della Ternana Calcio, carica che che verrà assunta direttamente dal patron Stefano Bandecchi coadiuvato da Paolo Tagliavento, con funzioni di ausilio nel coordinamento della società, cosi come inizialmente era stato scelto e collocato per svolgere questo tipo di ruolo, dallo stesso Stefano Ranucci». Tutto ciò avviene proprio nel giorno – forse non è casuale – dove l’imprenditore livornese ha incontrato i primi gruppi di tifosi. A questo punto è lui l’unico ‘superstite’ dall’avvio dell’esperienza Niccolò Cusano in città: segue il ds Luca Evangelisti e Sandro Pochesci, usciti dai radar di via della Bardesca dopo la disastrosa annata 2017-2018.

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Stefano Bandecchi

I saluti e le difficoltà. Con il Gubbio alle 20.45

Il dirigente romano fa sapere che «tutto questo non mi terrà ovviamente lontano dalle sorti della squadra e della città di Terni, che mi ha accolto e con cui abbiamo vissuto momenti belli e meno belli, dove sono stato anche contestato, ma sempre nel massimo rispetto da parte di tutti. Nella mia vita professionale ho lavorato in tante grandi città ma Terni è  unica e straordinaria. Il mio impegno non è mai mancato e ogni qualvolta sarà possibile sarò presente allo stadio. Non posso dimenticare la proficua collaborazione con il prefetto, il questore e la questura tutta, il sindaco, la giunta e i rappresentanti di tutte le forze politiche che sarà mia premura salutare personalmente in futuro anche per  ringraziarli della loro disponibilità al servizio della Ternana e di Terni. Rivolgo poi ovviamente il mio ringraziamento a tutti coloro che fino a oggi hanno collaborato con me all’interno della società Ternana Calcio. Salutando con affetto il popolo rossoverde aggiungo con orgoglio che  ci sarà sempre la mia sciarpa rossoverde ad accompagnarmi in ogni sede estera dell’Unicusano». Fu sua la scelta di puntare su Luigi De Canio – lo introdusse lui, non accadde lo stesso con Ferruccio Mariani l’anno precedente – per il rilancio a lunga cadenza dei rossoverdi: non c’è bisogno di sottolineare ancora gli sviluppi successivi. Basta una considerazione: le ‘Fere’ sono più vicine ai playout che ai playoff, in serie C. Le novità potrebbero non finire qui. Nel contempo la Lega Pro ha ufficializzato che il derby con il Gubbio, al ‘Barbetti’, si giocherà lunedì 11 marzo alle 20.45 con diretta televisiva.

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Prima uscita per il Bandecchi presidente

«Si è reso conto che non si è costruito nulla»

Sono proseguiti fino oltre 12 gli incontri del neo presidente rossoverde con i supporter di via della Bardesca. L’imprenditore livornese ha – già lo aveva pubblicamente di recente – ribadito le difficoltà e gli errori nella gestione societaria: «Sembra che finalmente – il commento di Anacleto Petigliani del Club Roccarossoverde – si sia reso conto dei clamorosi sbagli fatti, in un anno e mezzo non si è costruito niente e noi siamo stati messi alla ‘berlina’. Hanno speso soldi facendosi prendere in giro dai vari procuratori, facendo una squadra non all’altezza. Ha volontà di sopperire alle gravi lacune emerse, come ad esempio la mancanza dei campi di calcio. Speriamo che a ciò faccia seguito un’opera concreta per evitare questo rischio di retrocessione in serie D. Nel corso dell’incontro, il nostro club ha con Marco Barcarotti illustrato al patron il progetto di creare un museo rossoverde mettendo a disposizione tutto il materiale in possesso di Marco, vera memoria storica delle Fere. Con l’impegno del club di collaborare alla sua realizzazione, abbiamo trovato un entusiastico accoglimento della proposta». Tagliavento passa da club manager a vicepresidente.

Le parole di Bandecchi, il manto erboso e l’acquisto dello stadio

Il Liberati la scorsa settimana

L’imprenditore toscano – fa sapere una nota di Gianluca Fabi – si è intrattenuto – sul «momento della squadra, l’acquisto dello stadio (non è così facile, c’è chi non vuole in Comune, ndr), il rifacimento totale manto erboso del campo principale che tornerà quello che tutti ammiravano, del campo per l’allenamento, il settore giovanile da potenziare. Sono stati i principali argomenti affrontati in modo appassionato e sereno. Dopo due ore e mezza di domande e risposte il patron ha salutato tutti tifosi ringraziandoli per le tante cose utili apprese costituite principalmente dall’amore verso questa squadra, un saluto con la certezza che tutto sarà affrontato in prima persona». «Ho conosciuto una tifoseria bella e matura, farò di nuovo questi incontri, li ritengo molto inportanti, io tengo molto alla Ternana e  farò tante cose, per aiutare Terni dal punto di vista imprenditoriale. La squadra ora va sostenuta, è un momento difficile, ma ricordatevi sempre che quando si perde o si vince io sono con voi tifosi, ora dobbiamo guardare avanti insieme». Il suo viaggio è proseguito in direzione Cascia per incontrare Gallo e la squadra.

L’ordine sulle dichiarazioni di Pochesci

Intanto – a proposito di Ranucci, tirato in ballo dall’ex tecnico – arriva la nota dell’Ordine dei giornalisti in merito alle parole di Pochesci: «Recenti dichiarazioni rilasciate a un’emittente televisiva sono tali da chiamare in causa, qualora dovessero risultare sostenute da elementi probatori, delicati profili di responsabilità penale e deontologica dei giornalisti.  Sulla scorta di tale considerazione, e nel solco dell’impegno che l’Ordine dei giornalisti dell’Umbria profonde per la crescita morale e sociale della categoria, il presidente Roberto Conticelli, a nome del consigio, invita lo stesso Pochesci a rappresentare nelle sedi competenti, e direttamente all’Ordine dei giornalisti per le possibili derivazioni deontologiche, le prove a sostegno delle proprie dichiarazioni. Da un uomo di sport come Pochesci i giornalisti umbri si attendono un comportamento eticamente rappresentabile e dunque lontano dal fumus del <non comprovabile> o del <sentito dire>, circostanze queste ultime che invece imporrebbero da parte del consiglio regionale dell’ordine, nelle sedi a ciò abilitate, una netta presa di posizione a sostegno dell’onorabilità della categoria».

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