Terni, blatte in cucina: Dal Maso va all’attacco

Il commissario straordinario dell’ospedale: «Noi siamo parte lesa. Azioni legali verso All Food e chi denigra. La Usl 2 è coinvolta»

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«In tutta questa vicenda, noi siamo parte lesa e chiederemo i danni». È netto il commissario straordinario dell’azienda ospedaliera di Terni, Maurizio Dal Maso, nel giudicare i fatti relativi alla presenza di blatte all’interno della cucina del ‘Santa Maria’, dove vengono preparati i pasti non solo per il nosocomio, ma anche per altre strutture sanitarie del territorio. A far scattare la chiusura dei locali e la successiva bonifica è stato il ritrovamento di scarafaggi morti, mercoledì, su un carrello portavivande con alimenti destinati all’ospedale di Narni ed anche in alcune trappole. I successivi accertamenti della Usl Umbria 2 hanno portato ai provvedimenti citati – con la sanificazione eseguita nella notte fra mercoledì e giovedì -, all’origine – indirettamente – anche del ritardo nella somministrazione del pranzo di giovedì a Terni. Una situazione che, dal punto di vista del servizio, è già tornata alla normalità ma che potrebbe condurre ad ulteriori verifiche da parte dell’azienda sanitaria.

BLATTE: CHIUSA LA CUCINA, PASTI IN RITARDO

«Tirati in ballo in maniera scorretta»

«L’erogazione dei pasti all’ospedale – afferma Dal Maso – sta avvenendo regolarmente, sia per quanto riguarda la qualità del cibo che per l’orario di somministrazione. Spiace constatare che in questi giorni l’azienda ospedaliera, che in tutta questa vicenda è parte lesa e che per colpe altrui ha dovuto scusarsi con i suoi pazienti, continua ad essere tirata in ballo a sproposito, in maniera scorretta e sbagliata».

«Ecco dove sono le responsabilità»

«Le responsabilità di quanto accaduto – prosegue il commissario straordinario – sono in capo alla ditta appaltatrice All Food che deve garantire gli standard di servizio e l’igiene dei locali che l’azienda ospedaliera ha messo a disposizione per preparare i pasti. La stessa azienda sanitaria Usl Umbria 2, più volte interpellata dalla stampa, ha ‘dirottato’ le richieste di spiegazioni al ‘Santa Maria’. Ma noi non possiamo dare risposte perché le competenze di controllo ed i tempi delle stesse sono di pertinenza dell’azienda sanitaria locale. Usl che, peraltro – osserva Dal Maso – è coinvolta in questa vicenda perché i pasti sono stati forniti anche agli ospedali di Narni e Amelia e ad altre strutture da loro gestite».

«Partono le denunce»

«Come azienda ospedaliera – conclude il commissario – ci riserviamo di intraprendere azioni legali nei confronti della ditta appaltatrice in base a quanto previsto dal capitolato di gara. Ma lo stesso vale per i media che hanno erroneamente individuato l’azienda ospedaliera come ‘sede’ del problema, ledendone gravemente l’immagine. Noi con questa vicenda non c’entriamo e vorrei che fosse chiaro a tutti».

«Condizionatori, ora sono a posto»

Su un tema del tutto diverso – quello del malfunzionamento degli impianti di condizionamento dell’aria nei vari reparti del nosocomio – lo stesso Dal Maso fa sapere, in una nota, che «nell’esprimere le nostre scuse per il disagio subito nei giorni scorsi da alcuni pazienti, familiari, assistenti ma anche dai nostri stessi operatori, comunichiamo che da venerdì 14 giugno, ultimati gli interventi e le verifiche del corretto funzionamento dei condizionatori, tutte le aree di degenza ci risultano adeguatamente refrigerate».

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