Terni, botte in centro: arrestato torna libero

Venerdì sera in corso Tacito ha causato lesioni a due carabinieri che volevano identificarlo insieme ad altri connazionali con cui aveva allestito il ‘gioco delle tre carte’

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Quando hanno visto che i carabinieri avevano ‘caricato’ il loro amico sulla ‘gazzella’ per portarlo in caserma, si sono messi davanti alle due auto dei militari, un po’ per sfida e un po’ per tentare di impedirglielo. Un’azione che non è andata a buon fine, quella messa in atto venerdì sera – intorno alle 19 – da due cittadini stranieri durante la gazzarra scoppiata in corso Tacito, visto che il soggetto è stato poi arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

IL VIDEO DELL’ARRESTO

Il fatto si è svolto sotto gli occhi di decine di passanti piuttosto preoccupati, visto che a quell’ora il corso cittadino è pieno di gente di ogni età, famiglie con bimbi incluse. I quattro stranieri, con tanto di banchetto, si erano messi a fare il noto ‘gioco delle tre carte’ e qualcuno ha allertato il 112 perché li controllasse. Giunti sul posto, i militari del Norm di Terni hanno dovuto subito fare i conti con l’ostilità del gruppetto, in particolare del soggetto arrestato che, prima di finire in caserma, ha opposto resistenza e colpito due operanti, causando ad entrambi lesioni giudicate guaribili in 5 giorni. A mandare ‘su di giri’ i quattro è stata la semplice richiesta di documenti da parte dei carabinieri.

In libertà Per gli altri coinvolti non è stato possibile procedere perché si sono dileguati nel pieno del parapiglia. Sono comunque in corso attività per giungerne all’identificazione. Si tratterebbe di soggetti residenti a Terni come richiedenti protezione internazionale. L’arrestato è un 31enne della Nigeria che sabato mattina, al termine dell’udienza per direttissima che ha visto la convalida dell’arresto, è stato rimesso in libertà dal tribunale. Per lui, incensurato e destinatario di una misura che – stante il reato – è facoltativa per legge, il pm non ha chiesto provvedimenti. Verrà giudicato nel merito a dicembre ed a difenderlo c’è l’avvocato Alessio Pressi.

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