Terni, lavori Villalago: «Si riparte a luglio»

Opere per la riqualificazione ferme da mesi e ‘frizioni’ con la Provincia, la Delta garantisce: «Problemi risolti. Nom c’è chance di revoca»

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Andarci a dare un’occhiata adesso non è proprio il massimo per chi sogna la riapertura – lontana, ovviamente – del parco. Perché, paradossalmente, la situazione è addirittura peggiore rispetto alla scorsa estate o a due anni fa: otto mesi senza alcun tipo di lavoro, due stagioni trascorse e percorso di riqualificazione molto più che a rallenty. Non è destinata ad avere ‘pace’ villa Franchetti di Piediluco, sul quale negli ultimi mesi sono nate frizioni tra la Provincia e la ‘Il Delta Gestione & Servizi’, la società calabrese che si è aggiudicata il bando per la realizzazione delle opere: «Questione risolta, a luglio riprendiamo i lavori. Poi l’eventuale vendita è un altro discorso», garantisce il legale rappresentante del gruppo di San Marco Argentano, Walter Galati: è lui stesso ad ammettere che al momento la situazione non è delle più rosee, anzi.

LE ‘FRIZIONI’ TRA LA PROVINCIA E IL DELTA GESTIONE & SERVIZI: SPIEGAZIONI, LETTERE E LAVORI FERMI

Il rapporto L’estate – da calendario – ha preso il via giovedì. Inevitabile pensare alla situazione di Villalago, ormai da anni chiusa e in attesa che la riqualificazione proceda nel migliore dei modi: evidente che, per diversi motivi, qualcosa non abbia funzionato a dovere. Il risultato è che la cittadinanza è ancora privata di una delle aree verdi più suggestive e affascinanti dell’intero territorio ternano. Per ora siamo molto distanti da questo scenario. Ma Galati – è lui a seguire la vicenda per la società calabrese – spiega che c’è stato un passo in avanti: «I problemi sono stati ampiamenti risolti, le situazioni sono state chiarite ed è stato fatto un cronoprogramma, al momento non c’è nessuna fase di stallo con la Provincia. La possibilità di revoca del contratto non c’è in alcun modo: purtroppo l’inverno e il meteo non hanno permesso l’avvio dei lavori, la ditta è già pronta per proseguire i lavori interrotti a novembre. Poi la vendita è una questione a sé, la revoca non è un atto propedeutico alla cessione. Non c’è legame».

LA RICHIESTA DI REVOCA E DI SUCCESSIVA VENDITA, PICCININI SCATENATO

Villalago

La ripresa dei lavori Siamo sempre lì alla fin fine, il parco non è riqualificato e di riapertura nemmeno l’ombra. Con tanto di bisticci, lettere e richiesta di chiarimenti tra le parti per evitare la rottura definitiva, che aprirebbe le porte al contenzioso: «A luglio – garantisce Galati – dovrebbero iniziare riprendere le opere di sistemazione del parco. Poi più avanti si valuterà un’ipotetica riapertura verso fine estate. La Provincia ci ha dato l’ok per proseguire e non si parla di questi giorni: avremmo anche dovuti iniziarli in realtà – l’ammissione – ed era questa la nostra intenzione: buona parte delle opere, tuttavia, è da fare all’esterno e con il meteo che si è presentato è stato impossibile. Ora ci auguriamo che vada meglio».

LE ‘DENUNCE’ NEL CORSO DEL TEMPO: «COME MAI NESSUN LAVORO?»

LE MOTIVAZIONI DATE ALLA PROVINCIA PER LO STATO DELL’ARTE

Lo stato e il ‘bombardamento’ Meglio non salire a Villalago e vedere lo stato dell’arte: «Dopo i lavori di novembre sembra che ci sia stato un ‘bombardamento’ perché tutto ciò che è stato tagliato è rimasto su ‘piazza’. In precedenza era stato curato il verde intorno alla villa, adesso non è stato possibile farlo: paradossalmente ora può apparire più abbandonato rispetto ai primi di agosto del 2016. All’epoca le strade e il verde erano ok: abbiamo programmato i lavori per luglio sperando che il tempo non crei problemi». Una constatazione conclusiva e l’augurio: «I lavori sarebbero dovuti terminare in tre mesi, ma il parco è enorme e sono anni che non ci si metteva mano». Il risultato è ben in mostra. A luglio vedremo gli effettivi sviluppi.

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